suddito
Come sostantivo è presente solo in Cv III X 7 lo suddito è conoscente del vizio del segnore, dove si allude a un rapporto di subordinazione e di dipendenza da una persona fornita di un'autorità, che non necessariamente deve intendersi come sovrana, dato il valore generico che " signore " spesso ha nel lessico dantesco.
È usato come aggettivo nelle parole con le quali s. Bernardo indica Maria, la regina / cui questo regno è suddito e devoto (Pd XXXI 117); bene commenta il Mattalia: " ‛ sudditanza ' è nei confronti di un Potere riconosciuto o imposto; ma ‛ devozione ' risolve il vincolo (dipendenza) in entusiastica e lieta accettazione ".