SUDETI (A. T., 53-54-55 e 59-60)
Montagna a zolle tettoniche, resti dell'antico sistema Varisco, che si elevano lungo una linea di frattura, da un lato sul ripiano arenaceo della Boemia settentrionale, dall'altro sul Bassopiano Germanico. Dalla Porta Lusatica, o Passo di Zittau, alla Porta Moravica, tra Sudeti e Beschidi, i Sudeti diretti da NO. a SE. per quasi trecento chilometri, formano un complesso montagnoso che la diversità litologica (prevalgono le rocce arcaiche e paleozoiche) e la molteplice articolazione rendono assai vario. Non nettamente separati dai Monti di Lusazia (Jeschken 1010 m.) si elevano come prima sezione dei Sudeti, i Monti dei Giganti (ted. Riesengebirge), chiamati Krkonoše in lingua cèca; davanti a questi, i monti di Katzbach sorgono sul ripiano che, come ampio sgabello verso la pianura slesiana, si stende lungo tutto il piede N. dei Sudeti. Verso SE., oltre il Passo di Landeshut, ai Monti dei Giganti seguono quelli di Glatz, formati da più gruppi (M. di Waldenburg, Eulengebirge 1014 m., Reichensteiner Gebirge, Habelschwerdter Gebirge, Adler Gebirge, Heuscheuer Gebirge) che, non senza interruzioni, recingono il fertile ripiano di Glatz percorso dalla Neisse glazense. Lo Sněžník, o Monte Nevoso di Glatz (1424 m.), forma un nodo idrografico importante, quale spartiacque fra Elba, Oder e Morava (Danubio). Segue, verso SE., la Montagna dei Frassini (in slavo Jeseníky, donde il tedesco Gesenke) col Pradĕd (Altvater, 1490 m.), la cui sezione estrema, verso la Porta Moravica, è un ripiano ondulato separante il bacino di Olomouc (Olmütz) dalla pianura dell'Alta Slesia (v. lusazia; oder; slesia). È naturale che un così esteso e vario territorio montuoso debba presentare condizioni differenti all'attività dell'uomo; e di fatto vi si possono distinguere zone altimetriche diverse e diverse zone longitudinali. Dai 600 m. circa in su, vi è la zona dei boschi, cui solo nei Monti dei Giganti succede quella degli arbusti e delle praterie con la pastorizia; la zona inferiore ha boschi latifogli, campi (segala, avena, patate, lino), frutteti, prati e pascoli e vi si esercitano parecchie industrie: filatura e tessitura del lino del cotone e della lana, fabbricazione di tappeti, merletti, tende, orologi, organi, vetrerie.
Bibl.: F. Frech, Über den Bau der Schlesischen Gebirge, in Geographische Zeitschrift, 1901; A. Grund, Landeskunde von Österreich-Ungarn, Lipsia 1911: H. Hassinger, Die Tschechoslovakei, 1925, con elenco bibliografico.