SULCIS (A. T., 29 bis)
Regione che occupa l'estremo lembo sud-occidentale della Sardegna, limitata a N. dal Campidano di Cagliari e separata dall'Iglesiente dalla valle del Cixerri; a essa appartengono le isole di S. Pietro e Sant'Antioco (v.). Morfologicamente è costituita da un grande nucleo montano notevolmente alto (m. 1115 s. m. al monte Caravius), di scisti paleozoici del Silurico e Cambrico metallifero con affioramenti di graniti della stessa era; nel lato O. e SO., alla base di questo nucleo, compare una piattaforma di depositi giurassici (nella quale si trova l'importante giacimento di lignite di Gonnesa). Si hanno formazioni trachitiche nei dintorni di Narcao e nelle isole di Sant'Antioco, S. Pietro e nelle minori, di origine essenzialmente vulcanica.
Sono compresi nel Sulcis i territorî di 15 comuni, con un'area di 1490 kmq. e una popolazione di 52.481 ab. (1931). La densità media è di 35,15 per kmq., con variazioni assai forti da luogo a luogo; si va infatti da 156 ab. per kmq. (Carloforte) a 8 ab. per kmq. (Domus de Maria). In complesso si nota la tendenza dei centri a localizzarsi nella fascia litoranea e nelle due maggiori isole, zone industriali dove si hanno le maggiori densità, oppure nelle valli del Rio Palmas e dei suoi affluenti, dove si hanna le maggiori percentuali di popolazione sparsa dedita all'agricoltura. Questa popolazione sparsa abita di solito in casette rurali dette furriadroxius, nome caratteristico per il Sulcis e il vicino Iglesiente; le colture sono in genere quelle dei cereali, della vite e del mandorlo; la pastorizia ha invece scarsa importanza. Fra le industrie, assai notevoli, dominano quella mineraria per lo sfruttamento di lignite di Gonnesa (Bacu Abis) e l'impianto di distillazione della lignite stessa, e quella peschereccia, soprattutto del tonno: esistono cinque ricchissime tonnare, tra le quali quella di Isola Piana è la più grande d'Italia. Importanti sono inoltre le saline di Carloforte, il cui porto, insieme con Porto Vesme, è il centro di tutto il traffico di minerali dell'Iglesiente e del Sulcis.
Centri principali (oltre quelli delle isole maggiori) sono: Santadi (ab. 5508 nel 1931), Teulada (ab. 4779), Gonnesa (ab. 4708), Giba (ab. 4059). Alle comunicazioni, oltre ai servizî automobilistici, provvede la linea a scartamento ridotto delle Ferrovie Meridionali, che congiunge Narcao, Santadi, Giba, Tratalias, Calasetta e Gonnesa con Iglesias e Siliqua.
Ebbero sede nel Sulcis floridissime colonie fenicie e romane di cui permangono le rovine, quali Bitia, Nora, Sarroch e Sulci (l'attuale Sant'Antioco), che ha dato il nome alla regione.