APOLLINARE, Sulpicio (C. Sulpicius Apollinaris)
Maestro di Gellio e di Pertinace, è il principale grammatico dell'epoca degli Antonini. I problemi di lingua e d'erudizione erano allora di moda, ed A. era uno dei più pronti e cortesi solutori di enigmi. L'autore su cui si esercitò specialmente il suo acume grammatico fu Virgilio. Ci restano di lui gli argomenti, in sei esametri ciascuno, dei libri dell'Eneide, più un'epigramma introduttivo, e gli argomenti, in 12 senarî ciascuno, delle commedie di Terenzio. Il frutto della sua erudizione deve essere stato affidato a una raccolta di lettere, in accordo appunto con quel carattere quasi mondano che avevano assunto gli studî grammaticali.
Gli argomenti metrici dell'Eneide sono editi nell'Anthologia latina, ed. Riese (Lipsia 1906), n. 653, e nei Poëtae Latini minores del Bährens, Lipsia 1882, IV, 169; gli argomenti terenziani nelle edizioni delle commedie di Terenzio.
Bibl.: Per la vita e le opere vedi M. Schanz, Gesch. d. röm. Litt., III, Monaco 1922, pp. 159-61 e W. S. Teuffel-Schwabe, Gesch. d. röm. Litt., Lipsia 1913, pp. 79-80.