SUMMANO (Summanus)
Divinità romana, venuta secondo Plinio (Nat. hist., ii, 138) dall'Etruria. L'etimologia del nome è incerta e non spiegabile col latino. Incerto ed oscuro è anche il carattere di questo dio. Fu creduto uno sdoppiamento di Giove, ma tarde sono le due iscrizioni in cui è chiamato Iovis Summanus; come tardi sono i testi che lo identificano a Dispater e ne fanno una divinità infera. Questo carattere ctonio ha favorito l'attribuzione a questo dio della folgore notturna, in contrapposto a Giove, cui erano attribuiti i fulmini diurni.
A Roma era effigiato sul fastigio del tempio di Giove Ottimo Massimo, ma dopo il 278 a. C., essendo stata la sua statua colpita da un fulmine, per espiazione gli fu costruito un tempio al Circo Massimo. L'iconografia di S. è quanto mai incerta. In un rilievo di tarda arte repubblicana appartenente ad un edificio sepolcrale, è rappresentato un mostro anguipede con la parte superiore del corpo a forma umana e grandi ali. Tiene nella destra il fulmine. L'identificazione di questo mostro con S. è assai probabile. La scultura è stata messa in rapporto con l'immagine di S., che ornava il frontone dell'antico tempio della Triade Capitolina, fino all'8o a. C., e che compare su alcune monete repubblicane e del I sec. d. C.
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