SUND (A. T., 65)
Delle tre vie acquee che pongono in comunicazione il Baltico con il Kattegat e quindi con il Mare del Nord, quella più a oriente è chiamata Öre Sund. Lo stretto s'interna tra la Penisola Scandinava (Svezia) e l'isola danese di Seeland, per una lunghezza di circa 70 km. con una larghezza che varia da 3 a quasi 30 km.; il punto più stretto si trova nella parte più settentrionale, mentre a sud si slarga in un'ampia baia che immette nel Baltico vero e proprio. Le coste presentano articolazioni piuttosto ampie e solo due isole di area notevole, una nella zona centrale e una in quella meridionale, affiorano alla superficie. La profondità presenta valori variabili tra 10 e 24 metri con una certa simmetria rispetto all'asse dello stretto, riducendosi ai valori più bassi verso le estremità e con una pendenza non molto forte delle sponde.
Le condizioni chimico-fisiche delle acque nello stretto sono assai influenzate da quelle che dominano nella parte adiacente del Baltico e nel Kattegat; anche questo stretto fa parte, insieme con il Grande e Piccolo Belt e con il Kattegat, di quella Transition Area (Secteur de Transition) messa in rilievo dalle ricerche promosse dal Conseil Permanent International pour l'Exploration de la Mer. Data la sua particolare posizione, anche le correnti hanno un regime peculiare; in superficie predomina una corrente sensibile specialmente nella parte più ristretta che si dirige verso NNO. con velocità media di 25 centimetri al secondo e che presenta un massimo in maggio; al disotto di 10 metri si riscontra una corrente di ritorno in senso opposto, con un massimo in novembre. Tale sistema di correnti è prodotto sia dalle diverse condizioni chimico-fisiche delle acque sia dal regime dei venti.
Nella parte più ristretta, tra i due centri di Helsingør (Danimarca) e di Hälsingborg (Svezia), ai quali fanno capo importanti linee ferroviarie, si svolge un traffico intenso che avviene anche nella parte meridionale, molto più larga, tra Copenaghen e Malmö, i due grandi centri marittimi posti quasi di fronte.
Bibl.: C. Vallaux, Géographie gén. des mers, Parigi 1933. V. inoltre le riviste del Conseil Permanent pour l'Exploration de la Mer: Rapports et Procès-Verbaux des Réunions; Publ. de Circonstance; Journal du Conseil.