CARITÀ, SUORE DI
. Visitare e assistere gli ammalati e in genere i bisognosi e afflitti sono opere di carità che, secondo lo spirito e la lettera del Vangelo, furono ben presto praticate nella Chiesa. Ma istituti femminili organizzati a tale scopo appaiono piuttosto tardi. Nel Medioevo si trovavano in varie città comunità di religiose che assistevano gli ammalati di qualche ospedale; esse seguivano ordinariamente la regola di S. Agostino. Ma si trattava di istituzioni locali, e solo nel sec. XVII S. Francesco di Sales concepì il proposito di fondare un istituto di suore di carità, ma non lo poté attuare. Successivamente S. Vincenzo de' Paoli, per evitare le difficoltà in cui era incorso S. Francesco di Sales, diede alle sue "Figlie della carità" l'apparenza di un'associazione pia di vergini; ne risultò così un istituto senza clausura, ma strettamente unito in congregazione con unità di governo. Le Figlie della carità di S. Vincenzo furono accolte con entusiasmo dal clero e dal popolo, e imitate specialmente nel sec. XIX da moltissimi altri istituti. Se ne contano ben 44 riconosciuti dalla S. Sede; ma ve ne sono molti altri che, o sono approvati finora solo dall'autorità diocesana, o non hanno al loro nome aggiunto l'appellativo "di carità", pur avendone lo scopo. Oltre all'assistenza materiale negli ospedali, o comunque presso gl'infermi, l'opera di queste suore ordinariamente si estende anche all'assistenza spirituale dell'infanzia e della gioventù femminile, per mezzo di scuole, collegi, patronati, e nei riformatorî, nelle carceri, ecc. Il numero di esse sorpassa le 100.000. Accenniamo ad alcuni di tali istituti:
Figlie della carità di S. Vincenzo de' Paoli: è il primo dei moderni istituti di suore di carità e quello che servì di modello a quasi tutti gli altri: deve la sua origine a S. Vincenzo de' Paoli (1576-1660) e alla beata Luisa di Marillac (1591-1660). Da principio era formato di povere campagnole chiamate a Parigi per aiutare le dame di carità nella cura dei poveri e ammalati; ma ben presto S. Vincenzo fissò loro delle norme stabili, pur evitando di confonderle con gli altri istituti di monache. Incontrato il favore universale, si diffusero rapidamente, occupandosi d'ogni opera di carità, compresa l'educazione di fanciulle povere. Durante la Rivoluzione francese ebbero anche delle martiri. Presentemente sono oltre 37.200 suore, distribuite in 3359 case, che portano il conforto della carità cristiana in ogni parte del mondo. Vestono di turchino, con la caratteristica ampia cuffia bianca, a punta rigida e spiovente ai due lati (cornetto). Suore della carità, sotto la protezione di S. Vincenzo de' Paoli (dette anche suore grigie): furono fondate a Besançon nel 1799 dalla beata JeanneThouret. L'istituto si diffuse rapidamente in Francia, Italia, Svizzera, occupandosi, come il precedente, delle più svariate opere di carità. Nel 1819 fu approvato da Pio VII, e ciò indusse l'arcivescovo di Besançon, imbevuto di principî gallicani, a distaccare le case della sua diocesi, che formarono d'allora in poi un ramo a parte. L'istituto conta oggi 654 case con circa 6000 suore; ;l ramo di Besançon 160 case con circa 1000 suore. L'abito è di color grigio con ampio soggolo bianco, velo e grembiale nero. Suore di carità della beata Bartolomea Capitanio, dette anche di Maria Bambina: l'istituto fu fondato in Lovere (Brescia) il 21 novembre 1832 da Bartolomea Capitanio e da Caterina (poi Vincenza) Gerosa. Suore della carità cristiana della B.V. Immacolata: furono fondate a Paderborn nel 1849 da Paolina Mallinckrodt. Suore di carità dell'Immacolata Concezione, dette d'Ivrea: furono fondate ai principî del sec. XIX a Rivarolo Canavese (Piemonte) da Maria Antonia Verna, morta nel 1832. Suore di carità della Presentazione della SS. Vergine: furono fondate da Maria Poussepin (1633-1744) a Sainville presso Chartres, nel 1689. Suore di carità Pallottine: appartengono al gruppo delle Terziarie francescane e furono fondate a Roma dal sac. Vincenzo Pallotti (1795-1888). Suore della carità di S. Carlo di Nancy: devono la loro origine a Emanuele Chauvenel, che nel 1652 adunò in una casa alcune persone perché potessero dedicarsi alla cura degl'infermi a domicilio. Suore della carità e dell'istruzione cristiana di Nevers: furono fondate dal benedettino De Laveyne (1653-1719), che era priore di Saint-Saulge, piccola città della Nièvre (Francia).