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superossidodismutasi

Dizionario di Medicina (2010)
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superossidodismutasi


Enzima antiossidante appartenente alla classe delle ossidoreduttasi. Le s., o SOD, sono metalloenzimi, presenti in tutte le cellule aerobie e anche in alcuni batteri anaerobi; sono in grado di eliminare il radicale dell’ossigeno, O2 – o anione superossido, mediante una reazione di dismutazione che lo trasforma in perossido d’idrogeno, H2O2. Sono state individuate tre diverse classi di SOD che differiscono fra loro per il tipo di metallo presente nel sito attivo: s. a rame-zinco (Cu, Zn-SOD); s. a ferro (Fe-SOD); s. a manganese (Mn-SOD). Le s. sono si ritrovano principalmente nel citoplasma e in alcuni organelli cellulari (mitocondri, perossisomi, lisosomi, gliossisomi, cloroplasti). Le s. a rame-zinco e quelle a manganese sono le più diffuse negli organismi eucarioti. L’elevata efficienza delle s. è di fondamentale importanza per il mantenimento del corretto stato ossidoriduttivo cellulare, poiché permette l’eliminazione dello ione superossido (prodotto continuamente in piccole quantità in condizioni fisiologiche e in misura molto maggiore in diversi stati patologici) che, in presenza di metalli di transizione, può essere trasformato in specie radicaliche dell’ossigeno (➔ radicale libero) dotate di elevata tossicità.

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