Vedi Suriname dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Suriname è una repubblica presidenziale del Sud America, affacciata sull’Oceano Atlantico. Lungo la costa è concentrata la maggior parte della popolazione, metà della quale risiede nella capitale Paramaribo. I surinamesi, poco più di mezzo milione, appartengono a otto diversi gruppi etnici, tra cui si annoverano Indostani, Indigeno-Europei, Giavanesi, Africani e Amerindi. L’attuale frammentazione etnica è espressione non solo del passato coloniale – il Suriname ha ottenuto l’indipendenza dai Paesi Bassi nel 1975 – ma è anche lo specchio del panorama religioso, caratterizzato da comunità di cristiani, induisti e musulmani, e del contesto politico, basato su un multipartitismo etnico.
Le ultime elezioni presidenziali sono state vinte nel maggio 2010 dall’ampia coalizione De Mega Combinatie guidata da Desiré ‘Dési’ Delano Bouterse, figura politica controversa. Bouterse, che a seguito della vittoria elettorale gode dell’immunità, non solo è stato negli anni Ottanta fautore di un golpe militare che lo portò a guidare il paese sino al 1991, ma è anche accusato di aver ucciso oppositori politici e di aver gestito il traffico di droga, tra il 1989 e il 1997, verso i Paesi Bassi (Bouterse è stato condannato in absentia dai giudici olandesi nel 1999). Questi ultimi, così come altri paesi donatori e partner diplomatici del Suriname hanno, dunque, espresso la propria perplessità sulla leadership di Bouterse, tanto più che i maggiori problemi di politica interna del Suriname attengono al traffico di droga, al riciclaggio di denaro sporco e allo sfruttamento illegale delle miniere aurifere.
Il Suriname è impegnato in due contenziosi territoriali con la Guyana e con la Guyana Francese. I territori in questione sono pressoché inabitati, ma potrebbero ospitare riserve minerarie e fornire energia idroelettrica. Più rilevante è stata, invece, la controversia circa il confine marittimo tra Guyana e Suriname, sorta a seguito della scoperta dell’esistenza di riserve di idrocarburi off-shore. Il contenzioso è stato risolto dal Tribunale internazionale di diritto del mare delle Nazioni Unite che, nel 2007, ha sentenziato la suddivisione del bacino marittimo conteso e l’assegnazione di un’area marittima di circa 33.000 chilometri quadrati alla Guyana e una di circa 18.000 al Suriname, soluzione accettata con soddisfazione da entrambi gli stati.
Il paese possiede significativi giacimenti minerari di bauxite, oro, argento e nichel. L’economia surinamese dipende in gran parte dal settore minerario ed è quindi vulnerabile ai prezzi dei prodotti di base. Il settore secondario produce il 40% del pil nazionale, mentre il terziario il 55%. Il paese ha inoltre un grande potenziale per lo sviluppo del turismo che, tuttavia, rimane compromesso dall’inadeguatezza delle infrastrutture. Canada e Stati Uniti sono primi partner commerciali, rispettivamente per le esportazioni e per le importazioni, mentre l’Unione Europea, con la quale il paese ha concluso un Accordo di partenariato economico nel 2008, è il secondo partner commerciale. Il settore energetico surinamese, oltre che sulle future possibili estrazioni petrolifere e gassifere off-shore, può contare sulle centrali idroelettriche – che da sole soddisfano l’80% del fabbisogno energetico nazionale – e sulle riserve petrolifere on-shore, che permettono di coprire il restante 20% del fabbisogno energetico nazionale.