Vedi Suriname dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Suriname è una repubblica presidenziale del Sud America, affacciata sull’Oceano Atlantico. Lungo la costa è concentrata la maggior parte della popolazione, metà della quale risiede nella capitale Paramaribo. I surinamesi appartengono a otto diversi gruppi etnici, tra cui si annoverano Indostani, Giavanesi, Africani e Amerindi. L’attuale frammentazione etnica è espressione sia del passato coloniale – il Suriname ha ottenuto l’indipendenza dai Paesi Bassi nel 1975 – che del panorama religioso, caratterizzato da comunità di cristiani, induisti e musulmani, e del contesto politico, basato su un multipartitismo etnico.
Le ultime elezioni presidenziali sono state vinte nel maggio 2010 dall’ampia coalizione De Mega Combinatie guidata da Desiré ‘Dési’ Delano Bouterse, figura politica controversa. Bouterse, che a seguito della vittoria elettorale gode dell’immunità, non solo è stato negli anni Ottanta fautore di un golpe militare che lo portò a guidare il paese sino al 1991, ma è anche accusato di aver ucciso 15 suoi oppositori politici (evento noto come Decembermoorden, i ‘delitti di dicembre’) e di aver gestito il traffico di droga verso i Paesi Bassi (Bouterse è stato condannato in absentia dai giudici olandesi nel 1999). Questi ultimi, così come altri paesi partner del Suriname hanno, dunque, espresso la propria perplessità sulla leadership di Bouterse, soprattutto da quando, ad aprile 2012, il governo nazionale ha deciso di concedere un’amnistia ai sospetti autori dei Decembermoorden. In seguito a ciò, il ministro degli esteri olandese ha annunciato la sospensione degli aiuti finanziari diretti all’ex colonia, pari a circa 19,8 milioni di euro l’anno. Tale misura riduce ulteriormente la possibilità di contrastare le minacce alla sicurezza del paese rappresentate da traffico di droga, riciclaggio di denaro sporco e sfruttamento illegale delle miniere aurifere.
Isolato da buona parte della comunità internazionale, Bouterse si concentra sulle relazioni con i paesi vicini come Venezuela, Guyana e la Comunità economica dei Caraibi (Caricom). Nel 2011, il Suriname è anche entrato a far parte dell’Unione delle nazioni sudamericane (Unasur).
Dopo la controversia marittima con la Guyana (risolta nel 2007) sulle riserve di idrocarburi off-shore scoperte al confine, il Suriname è ora impegnato in due contenziosi con la Guyana, nuovamente, e con la Guyana Francese per l’annessione di territori che potrebbero ospitare riserve minerarie e fornire energia idroelettrica.
Il paese possiede grossi giacimenti minerari di bauxite, oro, argento e nichel, le cui estrazioni compongono l’85% delle esportazioni e il 25% delle entrate del governo; l’economia surinamese è quindi altamente vulnerabile alla volatilità dei prezzi dei minerali. Settori trainanti per l’occupazione sono anche quelli dell’agricoltura e del turismo, che tuttavia rimangono compromessi dalla forte competizione con i paesi vicini e dall’inadeguatezza delle infrastrutture.
Canada e Stati Uniti sono partner rispettivamente per le esportazioni e per le importazioni, mentre l’Unione Europea ha concluso con il paese un Accordo di partenariato economico nel 2008. Il settore energetico surinamese, oltre che sulle future possibili estrazioni petrolifere e gassifere off-shore, può contare sulle centrali idroelettriche – che da sole soddisfano l’80% del fabbisogno energetico nazionale – e sulle riserve petrolifere on-shore, che permettono di coprire il restante 20% del fabbisogno.