surplus
Beneficio derivante per consumatori e produttori dalla possibilità di effettuare le transazioni desiderate al prezzo di mercato. ● Mentre il vantaggio dei produttori è costituito dal profitto e dalle sue modificazioni, ed è quindi naturalmente suscettibile di misurazione in termini monetari, quello dei consumatori ha come punto di riferimento l’utilità e i suoi cambiamenti e non è quindi direttamente esprimibile in termini monetari. A. Marshall (➔) ha risolto questo problema introducendo i concetti di s. del consumatore e del produttore. La nozione di s. del consumatore è stata successivamente approfondita da J.R. Hicks (➔) attraverso i concetti di variazione equivalente e compensativa del reddito. Per definire il concetto di s. dei consumatori e dei produttori, si supponga l’esistenza di un mercato perfettamente competitivo con le tradizionali schede della domanda (D) e dell’offerta (S), decrescente la prima e crescente la seconda in funzione del prezzo (p), da un lato, che i consumatori sono disposti a pagare per poter usufruire di varie quantità (q) del bene, e dall’altro che le imprese considerano congruo per produrre le diverse quantità di quel bene (grafico). La posizione di equilibrio, individuata dall’incontro di tali schede, determina il prezzo al quale vengono effettuati tutti gli scambi. Si definisce s. dei consumatori la somma delle differenze fra il prezzo di domanda, via via decrescente, e il prezzo di mercato unico al quale vengono acquistate tutte le unità richieste dai consumatori: nel grafico l’area del triangolo ABE. Si definisce s. dei produttori la somma delle differenze fra il prezzo di offerta, via via crescente, e il prezzo di mercato unico al quale sono vendute tutte le unità prodotte: nel grafico l’area BCE. ● Il termine s. è stato utilizzato anche dagli economisti di scuola classica, marxiana e neoricardiana per indicare la capacità del sistema di creare un’eccedenza di beni rispetto alle quantità, per usi intermedi e per le sussistenze dei lavoratori, necessarie per la loro produzione. In tal senso, il s. si identifica con un residuo, da distribuire ai capitalisti che hanno anticipato le risorse produttive ed eventualmente ai lavoratori per un compenso (salario di s.) in eccesso rispetto al valore della sussistenza.