Surrene
Il surrene è una ghiandola endocrina, situata, in ciascun lato della cavità addominale, sul polo superiore del rene; il sinistro tende ad avere forma semilunare, il destro conica (v. il capitolo Addome, Retroperitoneo). I surreni influenzano funzioni organiche e processi biochimici di primaria importanza, tra cui la regolazione del tono vascolare e del bilancio idroelettrolitico, e interferiscono su importanti processi metabolici (metabolismo glucidico).
1. Funzione
di Rosadele Cicchetti
Il surrene forma un cappuccio incurvato e appiattito, localizzato fra il rene, il diaframma e i grandi vasi che corrono lungo la parete dorsale della cavità addominopelvica. Ciascuna ghiandola ha una capsula fibrosa densa, le cui fibre sono in continuità con quelle della massa di tessuto adiposo che la circonda assieme al rene, e può essere divisa in una parte corticale superficiale e una parte midollare interna. Il confine tra parte corticale e midollare non rappresenta una linea continua e il tessuto connettivo di sostegno e i vasi appaiono interconnessi. La corticale ha un colore giallastro dovuto ai lipidi immagazzinati, in particolare colesterolo e diversi acidi grassi, ed è costituita da cellule disposte in tre strati (zone) concentrici: una zona esterna, glomerulare, in cui le cellule sono riunite in piccoli ammassi; una intermedia, fascicolare, formata da cordoni cellulari separati da capillari paralleli; una interna, reticolare, in cui i cordoni sono disposti a rete. Produce numerose sostanze a struttura steroidea dotate di azione ormonale: alcune non sono esclusive dei surreni, come gli androgeni, reperibili anche nelle gonadi; altre sono invece proprie della corteccia surrenale e sono chiamate steroidi adrenocorticali o corticosteroidi (o corticoidi). Questi comprendono glucocorticoidi e mineralcorticoidi. I primi, tra cui vanno ricordati il cortisone, il cortisolo e il corticosterone, vengono prodotti per stimolo dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH, Adrenocorticotropic hormone) dell'ipofisi anteriore, esplicano il loro effetto sul metabolismo del glucosio e svolgono importanti attività antinfiammatorie. Il ruolo del cortisolo è complesso: in generale interviene nelle situazioni di stress immediato, ridistribuendo strategicamente l'utilizzo di glucosio e ossigeno, favorendo muscoli ed encefalo e sottraendo risorse al sistema immunitario, che non è direttamente coinvolto. I mineralcorticoidi, fra cui è importante soprattutto l'aldosterone, che aumenta il riassorbimento di ioni sodio e acqua dalle urine, sono essenziali per la vita e hanno una funzione di regolazione genica, determinando l'attivazione di specifici geni nelle cellule bersaglio. La midollare è costituita da cordoni cellulari che si anastomizzano a rete e sono separati da capillari sinusoidali. Essa contiene due popolazioni diverse di cellule secretorie, le quali producono adrenalina o noradrenalina, entrambe dotate, in particolare, di azione stimolante sul tono vascolare. Le loro attività possono essere controllate indipendentemente e gli ormoni vengono liberati mediante esocitosi: il tasso di liberazione è accelerato fortemente dalla stimolazione simpatica. La secrezione di questi ormoni provoca, tra l'altro, la mobilizzazione delle riserve di glicogeno nei muscoli scheletrici e accelera il catabolismo del glucosio, aumentando la produzione di adenosintrifosfato (ATP, Adenosine triphosphate); nel tessuto adiposo riduce i grassi immagazzinati ad acidi grassi e nel fegato converte il glicogeno in glucosio. Le modificazioni metaboliche che seguono la liberazione di questi ormoni raggiungono il massimo 30 s circa dopo la stimolazione del surrene e persistono per alcuni minuti. La midollare del surrene appare responsabile della risposta 'combatti o fuggi' in situazioni di stress; l'adrenalina predispone l'organismo, incrementando la frequenza cardiaca e quella respiratoria, aumentando la pressione del sangue, nonché potenziandone la circolazione nei muscoli scheletrici a scapito di quelli viscerali. I dispositivi di risposta allo stress sono quindi due, quello basato sull'adrenalina e quello che coinvolge il cortisolo, più lento perché si attua attraverso una complessa serie di tappe funzionali. L'effetto dell'adrenalina e del cortisolo nello stress immediato è indubbiamente positivo, ma la persistenza di questi stimoli può risultare estremamente dannosa per l'organismo, in quanto l'innalzamento della pressione sanguigna, la riduzione dell'attività gastrointestinale, la stasi della sintesi proteica, la mobilitazione dei lipidi e l'inibizione dei meccanismi immunitari che determina risultano alla lunga non salutari.
2. Filogenesi
di Rosadele Cicchetti
I rapporti topografici fra le due componenti, corticale e midollare, del surrene appaiono diversi nelle varie classi di Vertebrati non-Mammiferi. Nei Pesci le ghiandole surrenali non sono mai organi distinti: nei Pesci cartilaginei, come, per es., razze e squali, numerosi noduli di tessuto di tipo midollare sono sparsi lungo una linea craniocaudale, mentre il tessuto corticale è maggiormente concentrato in una massa che è situata all'altezza del terzo posteriore dei reni; nei Pesci ossei, il tessuto corticale acquisisce una posizione più craniale, sotto forma di noduletti sparsi oppure di guaina intorno alle vene cardinali, e le cellule midollari formano altri noduli a volte separati, a volte immersi nei noduli corticali. Negli Anfibi le cellule corticali sono disperse a piccoli gruppi tra i cordoni più massicci di elementi corticali; negli Anuri, diffuse fra le cellule midollari e quelle corticali, si trovano le cellule di Stilling, che sono particolarmente numerose nel periodo estivo e svolgono un ruolo importante nella regolazione dell'equilibrio idrosalino. Nei Rettili queste ghiandole sono in rapporto non con i reni, ma piuttosto con i corpi genitali, l'epididimo nel maschio e il paraovario nella femmina. Anche in questo caso i due diversi tipi di tessuto risultano commisti; una disposizione simile si riscontra negli Uccelli. Nei Mammiferi è possibile individuare un organo compatto, con i due tessuti separati che formano una corteccia all'esterno, la quale produce una cinquantina di ormoni steroidei, e una midollare interna che assolve la funzione di rispondere, in seguito a un massivo rilascio di adrenalina e di noradrenalina, a situazioni di emergenza, quali le aggressioni tipiche dei combattimenti fra maschi.
3. Ontogenesi
di Rosadele Cicchetti
Le ghiandole surrenali si formano a partire da due abbozzi di origine diversa, una mesodermica e l'altra ectodermica, le quali, rispettivamente, danno luogo alla corticale e alla midollare della ghiandola definitiva. La corticale fetale si sviluppa a circa 37 giorni da cellule mesoteliali cilindriche situate sulla parete addominale posteriore; proliferando, esse formano cordoni che presto si condensano nel mesenchima della parete addominale dorsale determinando due grosse masse cellulari, che sono localizzate lateralmente all'aorta dorsale. A circa 40 giorni, cellule più piccole migrano ad avvolgere le cellule della prima proliferazione formando lo strato sottocapsulare esterno. Le cellule più piccole costituiranno la corticale definitiva, mentre la proliferazione iniziale costituisce la cosiddetta corticale fetale che regredirà dopo la nascita. La midollare della ghiandola è composta da cellule nervose simpatiche derivate dalla cresta neurale; al 44° giorno queste cellule raggiungono la faccia mediodorsale della corticale primitiva iniziando un processo di invasione; solamente in uno stadio più tardivo della vita fetale tali cellule verranno completamente incapsulate dalla corticale. Le surrenali fetali sono relativamente grandi: a 4 mesi hanno dimensioni maggiori del rene fetale. Alla nascita rappresentano circa lo 0,2% del peso totale del corpo, circa 20 volte di più che nell'adulto. Questo fenomeno è legato al notevole sviluppo della corticale fetale che, dopo la nascita, subisce una rapida involuzione dalla quale deriva una riduzione del peso delle surrenali fetali pari al 50%.
4. Patologia
(Red.)
A seconda della natura (infettiva, iperplastica, tumorale ecc.), della sede e dell'estensione delle lesioni ghiandolari, nel surrene possono manifestarsi quadri clinici assai diversi che, in linea generale, è possibile suddividere in due gruppi: il primo caratterizzato da una minore attività funzionale dei surreni e il secondo, invece, da una maggiore attività funzionale. La minore attività funzionale ha le sue espressioni più conclamate per le forme acute nella sindrome di Waterhouse-Friderichsen (spesso mortale, si manifesta con vomito, collasso e altri segni poco caratteristici), e per le forme croniche nel morbo di Addison (pigmentazione bruna della cute e delle mucose, astenia, dimagrimento, disturbi a carico del tubo digerente e del ricambio glucidico e salino). La maggiore attività funzionale comprende forme di iperfunzionalità della midollare (paraganglioma ipertensivo) o, più spesso, della corticale (morbo e sindrome di Cushing, sindromi genitosurrenali ecc.). A quest'ultimo gruppo appartiene anche un quadro clinico individuato e descritto da J.W. Conn nel 1955, dovuto a eccessiva produzione di aldosterone da parte dei surreni: questa affezione, detta iperaldosteronismo primitivo o sindrome di Conn, è connessa con la presenza di un adenoma (o più raramente di semplice iperplasia oppure di un carcinoma) della corteccia surrenale e si manifesta con disturbi del bilancio elettrolitico (ritenzione di sodio e perdita di potassio), ipertensione arteriosa, insufficienza renale, disturbi a carico del sistema muscolare (spasmi, fenomeni paralitici transitori). L'asportazione dell'adenoma porta a guarigione.
bibliografia
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