Jakobsdóttir, Svava
Scrittrice islandese, nata a Neskaupstadhur (Islanda Orientale) il 4 ottobre 1930. Dopo aver vissuto a lungo negli Stati Uniti, ha esordito nel 1965 con la raccolta di racconti brevi Tólf konur (Dodici donne), seguita poco dopo dalla raccolta Veizla undir grjótvegg (1967, Festa sotto il muro di pietra). Attiva nel movimento femminista islandese a partire dalla fine degli anni Sessanta, J. si è distinta nello stesso periodo con il romanzo Leigjandinn (1969, Il pensionante), in cui la vita quotidiana di una coppia islandese, costretta a ospitare un estraneo che entra sempre più in simbiosi con la famiglia, viene vista con gli occhi della donna e descritta con grottesco realismo, non privo di pungenti allusioni satiriche all'ambigua presenza delle forze NATO in Islanda.
Con una nuova raccolta di racconti, Gefidh hvort ödhru... (1982, Datevi l'un l'altro...), e una serie di opere teatrali, fra le quali è almeno da ricordare Lokaœfing (1983, Prova generale), J. ha recuperato la tradizione orale e la mitologia nordica, intrecciandole strettamente alla vita dell'Islanda moderna. Ha ottenuto grande successo con il romanzo Gunnladhar saga (1989, La storia di Gunnlöd), nel quale in una storia dei nostri giorni riaffiorano in bilico fra realtà e follia le antiche leggende del Nord. Una scelta di racconti di J. è apparsa in traduzione italiana col titolo Tutto in ordine (1999).
bibliografia
H. Kress, Kvinnebevissthet og skrivemåte. Om Svava Jakobsdóttirs og den litterære institusjonen på Island (Coscienza femminile e scrittura. Su Svava Jakobsdóttir e l'istituzione letteraria in Islanda), in Norsk litterær årbok (Annuario letterario norvegese), 1980, pp. 151-66.
D. Kristjánsdóttir, "Frihed og sikkerhed er dybest set modsætninger" (Libertà e sicurezza sono in fondo in contraddizione), in Litteratur & Samfund (Letteratura e società), 1981, 33-34, pp. 123-49.