HEDIN [pron. hedín], Sven Anders
Geografo ed esploratore svedese, nato a Stoccolma nel 1865. Fece il suo primo viaggio, ventenne, in Persia e in Mesopotamia, e nel 1890 partecipò alla missione del re Oscar di Svezia allo scià di Persia. Da allora, per quarant'anni, perseguì una delle più attive e proficue carriere di esplorazione e di scoperte nelle regioni poco note o sconosciute dell'Asia. Viaggiò nel Khorāsān e nel Turkestan nel 1890-91; traversò l'intiera Asia da Oremburgo a Pechino, per la via del Lop-nor e del Tibet, nel 1893-97; esplorò e delineò l'intiero percorso del fiume Tarim, parte del deserto di Gobi e del Tibet nel 1899-1902, scoprendo, fra l'altro, le rovine della città di Loulan, esplorate di poi nuovamente da sir Aurel Stein nel 1906 e nel 1914. Nel 1905 H. ritornava in India per la via della Persia, e compieva la sua celebre esplorazione del Transhimālaya, attraversando otto volte la grande catena, per la prima volta rivelata nelle sue linee principali; e scoprì le sorgenti dello Tsang-po (Brahmaputra) e quelle dell'Indo, rimanendo assente dall'Europa più di tre anni. I risultati di questo viaggio sono della più grande importanza per la conoscenza della orografia del Tibet.
Di tutte queste imprese scrisse lunghe relazioni, ricche di osservazioni, con un vivace stile narrativo e descrittivo, che valsero loro grande popolarità e traduzioni in tutte le lingue. Le opere più importanti sono quelle che contengono i risultati scientifici: Geographischwissenschaftliche Ergebnisse meiner Reisen in Zentral-Asien, 1894-97, in Petermanns Mitt., suppl. 28,1900; Scientific Results of a Journey in Central Asia 1899-1902, Stoccolma 1904-1907, voll. 6 di testo e due atlanti; Southern Tibet, Stoccolma 1917-23, voll. 9 di testo e tre atlanti.
Nel novembre del 1926 arrivava nuovamente a Pechino, con un gruppo di scienziati svedesi, tedeschi e russi, al quale si aggregarono scienziati cinesi, formando una spedizione imponente per l'esplorazione e ricerche geografiche e geofisiche nella Cina di NO., la Mongolia, parte del Tibet e i monti Alai. Arrivati a Urumci, in Asia Centrale, si divisero in cinque gruppi distribuendosi nelle varie regioni per i lavori topografici e cartografici, e la raccolta di osservazioni geodetiche, meteorologiche, archeologiche, naturalistiche e paleontologiche. H. tornò in Europa nel 1928, lasciando sul posto Europei e Cinesi per proseguire i loro lavori; ed era di nuovo a Pechino nel 1929.
Rese conto della prima parte di questa spedizione in Auf grosser Fahrt, meine Expedition mit Schweden, Deutschen, und Chinesen durch die Wüste Gobi, 1927-28, Lipsia 1929, e scrisse inoltre Rätsel der Gobi. Die Fortsetzung der grossen Fahrt durch Innerasien in den Jahren 1928 bis 1930, Lipsia 1931.
Bibl.: S. Hedin, Mein Leben als Entdecker, 3a ed., Lipsia 1930; A. Hedin, Mein Bruder Sven, Lipsia 1925.