ERIKSSON, Sven Goran
Svezia. Torsby, 9 febbraio 1948 • Ruolo: terzino • Squadre di appartenenza: 1969-71: Torsby; 1972-75: KB Karlskoga • Carriera di allenatore: Degerfors (1976-78), Göteborg (1979-82), Benfica (1982-84), Roma (1984-87), Fiorentina (1987-89), Benfica (1989-92), Sampdoria (1992-97), Lazio (1997-2001), nazionale inglese (2001-02) • Vittorie: 1 Campionato svedese (1982), 2 Coppe di Svezia (1979, 1982), 1 Coppa UEFA (1981-82), 3 Campionati portoghesi (1982-83, 1983-84, 1990-91), 1 Coppa di Portogallo (1982-83), 1 Supercoppa Portoghese (1989), 1 Campionato italiano (1999-2000), 4 Coppe Italia (1985-86, 1993-94, 1997-98, 1999-2000), 2 Supercoppe Italiane (1998, 2000), 1 Coppa delle Coppe (1998-99), 1 Supercoppa Europea (1999)
Gentiluomo colto (parla cinque lingue), ottimo gestore del gruppo, glaciale solo in apparenza, è l'esempio di come un calciatore modesto (terzino destro tenace e poco più, a detta di Tord Grip, suo allenatore nel Karlskoga) possa diventare eccellente allenatore. A soli 30 anni è già sulla panchina del Göteborg, a 34 viene ingaggiato dal Benfica, a 36 passa alla Roma di Dino Viola. Non ha l'autorizzazione per sedere in panchina (al suo posto va Clagluna) ma, dopo un primo Campionato interlocutorio, sfiora lo scudetto in quello successivo: decisiva la sconfitta interna, il 20 aprile 1986, contro il retrocesso Lecce (2-3). La prima parte della sua carriera italiana si conclude a Firenze, dove resta per due anni. Dopo una parentesi in Portogallo, ancora alla guida del Benfica, nel 1992 torna in Italia alla Sampdoria, che nel 1994 porta al terzo posto in Campionato e alla vittoria in Coppa Italia. Tre anni dopo passa alla Lazio di Cragnotti, con la quale vince sei trofei e lo scudetto nella stagione 1999-2000, bruciando la Juventus sul filo di lana. Lascia la Lazio durante la stagione 2000-01 e va in Inghilterra con un contratto di cinque anni, primo straniero a guidare la nazionale inglese, che porta ai quarti di finale nel Mondiale nippo-coreano del 2002.