sviare
È usato nel senso proprio di " deviare dal retto cammino ", con costrutto assoluto: il carro del Sole, svïando, fu combusto (Pg XXIX 118, con riferimento al mito di Fetonte, per cui cfr. Ovid. Met. II 47 ss.).
In senso figurato, in Pd XXVII 141 ('n terra non è chi governi; / onde sì svïa l'umana famiglia: " ex quo sequitur quod gens humana deviat a via recta, quae ducit ad coelum ", Benvenuto), e, al participio, XVIII 126 color che sono in terra / tutti svïati dietro al malo essemplo (da accostare a Cv IV XXII 16 coloro che sono sviati). Ancora figurato, con costrutto pronominale, in Rime CVI 47 chi da lei [la virtù] si svia.