SWAZILAND.
– Condizioni economiche. Storia
Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato interno dell’Africa australe. La popolazione (1.018.449 ab. al censimento del 2007, divenuti 1.267.704 ab., secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014), che cresce dell’1,5% annuo, è tra le più affette al mondo da AIDS/HIV (Acquired ImmuneDeficiency Syndrome/Human Immunodeficiency Virus), con 200.000 persone colpite; la speranza di vita alla nascita è di 49,0 anni (2013). La popolazione urbana (21%) si concentra soprattutto nell’area della capitale amministrativa, Mbabane (66.000 ab., secondo una stima del 2014). Con tasso di alfabetizzazione dell’87% e un PIL pro capite a parità di potere d’acquisto (PPA) di 7844 $ (2014), lo S. si situa al 148° posto dell’Indice di sviluppo umano e tra i Paesi a reddito medio-basso. La struttura economica è diversificata: il 9% del PIL è dato da prodotti agricoli, forestali e minerari (carbone, ferro), il 41% da quelli manifatturieri (tessuti, zucchero, metalli), il 46% dai servizi. Tuttavia l’economia permane fragile, esposta a carestie e quasi interamente dipendente da quella sudafricana.
Storia di Paola Salvatori. – Il quadro politico dello S., monarchia assoluta retta dal 1986 da Mswati III, non subì nessun sostanziale mutamento. La nuova Costituzione (2006) lasciò infatti il potere nelle mani esclusive del re cui rimaneva il controllo dell’apparato legislativo e giudiziario. Le richieste di riforme democratiche avanzate dalle forze di opposizione organizzate, nonostante il permanente divieto di formare partiti, nel People’s united democratic movement (PUDEMO) e nella Swaziland federation of trade unions (SFTU), continuarono a rimanere disattese e a scatenare la dura repressione del governo. In questo contesto, del tutto prive di reale significato furono sia le elezioni del 2008 sia quelle del 2013, boicottate dalle opposizioni e dai risultati ampiamente prevedibili. Le condizioni economiche e sanitarie del Paese rimasero drammatiche, anche se nel 2014 si registrò un rallentamento della diffusione del virus HIV. La persistente violazione dei diritti umani indusse nel 2014 gli Stati Uniti a escludere lo S. dal programma di aiuti economici e commerciali (African growth and opportunity act).