SWETCHINE, Anne-Sofie Soymonoff, Madame (Sofja Petrovna Sojmonov Svečin)
Nacque a Mosca nel 1782, morì a Parigi nel 1857. Sposata diciassettenne, contro voglia, al generale Svečin, assai più attempato di lei, si trasferì a Parigi, dove, ammirata e onorata per le rare virtù del suo intelletto e del suo cuore, e per una modestia veramente esemplare, esercitò intorno a sé, nel suo salotto, frequentato da uomini colti quali Joseph De Maistre, il Montalembert, e da gentildonne austere, un largo e benefico influsso.
Russa d'origine, francese d'elezione, occupa un posto nella letteratura di Francia per la lingua usata nei suoi scritti moraleggianti, dettati ad edificazione dei suoi amici (editi postumi dal suo esecutore testamentario). Essi consistono essenzialmente in lettere, riflessioni, pensieri e in qualche trattato (De la vieillesse; De la résignation).
Edizioni: M.me Swetchine, Journal de sa conversion, méditations et prières, Parigi 1863; il De Falloux ne pubblicò: la Correspondance col Père Lacordaire, nel 1864, col Tocqueville, nel 1866; le Lettres, in 3 volumi nel 1873; il marchese De la Grange pubblicò sue Nouvelles Lettres nel 1875.
Bibl.: A. de Falloux, M.me de S., sa vie et ses œuvres, Parigi 1860, voll. 2; Baguenault de Duchesse, Le père Lacordaire et M.me S., ivi 1865-72; A. Pavie, M.me S. intime, ivi 1907; E. Seillière, Le cœur et la raison de Madame S., ivi 1924.