Scrittore inglese (Woodford, Essex, 1771 - Londra 1845), sacerdote anglicano. Compiuti gli studî a Winchester e a Oxford, risiedette per qualche tempo a Edimburgo, dove, con F. Jeffrey e H. P. Brougham, fondò (1802) la Edinburgh Review. Passato a Londra (1803), tenne lezioni di filosofia morale alla Royal Institution ed ebbe una posizione di rilievo nei circoli whig. Pubblicò (1807) le Lettres of Peter Plymley che, sotto la finzione epistolare, caldeggiavano l'emancipazione dei cattolici, con un'arte polemica che, salvo il tono più misurato, ricorda J. Swift. In S. trovò espressione la quintessenza dello spirito whig, fatto di moderazione, di visione concreta delle questioni e di liberalismo individualista.