Sydney
La principale città australiana, capitale dello Stato del Nuovo Galles del Sud, è caratterizzata, oltre che dalla eccezionalità della posizione geografica, affacciata sulla profonda e frastagliata baia che si sviluppa a est delle Blue Mountains, da alcune iconiche strutture quali l'Harbour Bridge, il ponte che dal 1932 collega il centro con i sobborghi settentrionali, e la Opera House, spettacolare complesso teatrale sulla panoramica Bennelong Point, progettato nel 1956 dall'architetto danese J. Utzon (che vi lavorò dal 1959 al 1966; fu completato da altri nel 1973). Con la sua area metropolitana S. gode di oltre 100 km di spiagge che si estendono lungo la costa e di una dozzina di corsi d'acqua che si riversano sulla baia; quest'ultima, in particolare, costituisce il vero centro visivo della città e il punto verso il quale sono orientati la maggior parte degli edifici. L'area metropolitana di S., con una popolazione di circa 4.350.000 ab. (2005), sempre più caratterizzata in senso multiculturale, e un'estensione di oltre 12.140 km2, in gran parte occupati da insediamenti suburbani a carattere prevalentemente residenziale, è amministrativamente suddivisa in 38 Local Government Areas.
Il CBD (Central Business District), l'area maggiormente che è caratterizzata da sviluppo edilizio verticale, ha avuto un'eccezionale crescita nel corso degli anni Ottanta e Novanta del 20° secolo. Fra le molte torri recenti spiccano: Grosvenor Place, di Harry Seidler & Associates con Davis Heather & Dysart (1988); Capita Centre, dello stesso Seidler (1989), dalla esibita tecnologia; Chifley Tower, degli statunitensi Kohn Pedersen Fox Associates con lo studio Travis Partners (1992); Ernst & Young Tower (1992) dello studio Devine Erby mazlin, arricchita da una spazioso atrio d'ingresso lasciato alla libera fruizione del pubblico; Number One O'Connell Street, di Peddle Thorp & Walker (1991); Governor Phillip Tower (1993) e Governor Macquarie Tower (1994), entrambe dello studio Denton Corker Marshall; Aurora Place, vasto complesso edilizio polifunzionale progettato da R. Piano, il cui edificio più alto, destinato a uffici, raggiunge i 44 piani (2000); Horizon Apartments, ancora di Seidler (1998), che con i suoi 43 piani e il suo bianco profilo ondulato domina lo skyline urbano ai margini del CBD; Altair Apartments, altra torre residenziale, sobriamente progettata dallo studio Engelen Moore (2001) ricorrendo a nitide volumetrie di gusto neorazionalista.
Fondata nel 1788 con un insediamento corrispondente all'attuale Circular Quay, S. ha celebrato il suo bicentenario nel 1988: ciò ha offerto alla città l'occasione per ripensare alla propria storia urbana, spesso in passato ignorata da una cultura tutta orientata verso il nuovo, e per intraprendere una serie di progetti di recupero delle sue preesistenze edilizie più qualificate; ma ha anche portato alla realizzazione di molti nuovi significativi complessi, come il Darling Harbour, ambiziosa sistemazione progettata dallo studio MSJ (McConnel, Smith, Johnson) e completata nel 1998. Al suo interno si trovano il Powerhouse Museum, il Sydney Convention and Exhibition Centre, il Sydney Aquarium e l'Australian National Maritime Museum, tutti completati nel 1988 e progettati dallo studio Philip Cox Richardson Taylor & Partners. Non lontano da Darling Harbour, è stata inaugurata nel 1988 anche la Circular Quay Promenade, panoramica passeggiata che collega l'Harbour Bridge alla Opera House; vi si incontrano il Museum of Contemporary Art, oggetto di una radicale ristrutturazione eseguita dallo studio Peddle Thorp & Walker (1991), e, all'interno del Tropical Centre dei Royal Botanic Gardens, la Arc Glasshouse, una grande serra dalla pianta a forma di arco, opera dello studio Anchor Mortlock & Woolley (1993). Nel quartiere di Kensington è invece situato il centro espositivo Scientia della University of New South Wales, realizzato dallo studio FJMT (Francis-Jones, Morehen, Thorp) e da MGT Architects (1999).
Le moltissime case unifamiliari che punteggiano le aree residenziali di S. hanno spesso costituito un terreno ideale per la sperimentazione progettuale: è il caso della piccola Done House (1991), di G. Murcutt; della Cottage Point House (1992), di B. Rickard; della Aubort House (1995) e della Reeves House (1999), entrambe dello studio Stutchbury & Pape, chiaramente ispirate a una aggiornata versione della tipica capanna rurale propria della tradizionale vernacolare australiana; della Kronenberg House (1998), di A. Tzannes, caratterizzata da ampie superfici vetrate; della Archer House (2000), di C. Rosevear, segnata da una aerea copertura che si libra al di sopra delle pareti.
Fra le infrastrutture più ambiziose e discusse si ricorda l'Anzac Bridge (fino al 1998 Glebe Island Bridge), ponte dalla vistosa struttura strallata realizzato dalla Roads and Traffic Authority nel 1995. S. infine è sempre stata particolarmente ricca anche di impianti dedicati allo sport: basti ricordare il Sydney Football Stadium dello studio Philip Cox Richardson Taylor & Partners (1988) e lo spettacolare International Aquatic Centre di Peddle Thorp & Walker con Donovan Payne Architects (1994). I giochi olimpici estivi del 2000 hanno dato un ulteriore impulso alle nuove realizzazioni: fra i molti impianti si segnala lo Stadium Australia - dal 2002 ribattezzato Telstra Stadium -, un complesso in grado di ospitare 110.000 spettatori, costruito nella zona di Homebush Bay, a ovest del centro urbano, dallo studio Bligh Lobb Sport (1999); l'Olympic Archery Building dello studio Stutchbury & Pape (1998); gli Olympic Amenities Buildings, una serie di piccoli edifici che di notte funzionano come segnali luminosi all'interno dell'esteso complesso olimpico, dello studio Durbach Block (2000). Di notevole interesse, anche per la posizione affacciata sull'acqua, sul margine di un parco che lo separa dalle torri del centro, è la Andrew (Boy) Charlton Pool, un complesso di piscine scoperte dello studio Lippmann Associates (2002).
bibliografia
F. Fromonot, Ch. Thompson, Sydney: histoire d'un paysage, Paris 2001; Sydney houses, ed. P. Asensio, London 2003; Sydney architecture: the making of a global city, ed. P. McGillick, P. Bingham-Hall, Singapore 2005.