RHEE, Syngman
Uomo di stato coreano, nato il 26 aprile 1875 nella provincia di Whanghai. Ricevette una compiuta educazione di tipo cinese classico; entrato a studiare in una scuola metodista di Seul, si convertì al cristianesimo. A vent'anni fondò il primo quotidiano coreano partecipando al movimento riformista. Imprigionato dal 1897 al 1904, passò poi negli S. U. A., dove studiò alla Harvard Univ. e a Princeton, laureandosi in diritto internazionale. Ritornato in Corea, dopo l'annessione del suo paese al Giappone fu ardente irredentista e organizzò i sanguinosi moti del 1919. Eletto presidente dell'effimera repubblica di Corea in quell'anno, continuò a presiedere in Cina il governo coreano in esilio. Avendo invano tentato nel 1932 di far discutere il problema del suo paese dalla Società delle Nazioni, R. si trasferì negli S. U. A. Tornato in Corea dopo la sconfitta nipponica, organizzò una coalizione di partiti di destra e, essendo stata costituita nel maggio 1948 la repubblica della Corea del Sud, venne eletto primo presidente della repubblica. R. ebbe una parte notevole nella guerra di Corea e nelle trattative seguite (1950-55), trovandosi spesso in contrasto per la sua intransigenza con i rappresentanti delle N. U.; né, a trattative concluse, depose mai la sua aspirazione a riunificare la Corea con il ricorso alle armi. Nel 1952 era stato rieletto presidente: fu nuovamente eletto nel 1956, dopo aver provocato una modifica della Costituzione che finì col dare all'organizzazione politica della Corea del Sud il carattere di regime incentrato nel presidente e retto con sistemi polizieschi. Eletto per la quarta volta presidente della repubblica come candidato del Partito liberale nel marzo 1959 in un clima di intimidazione e di imbrogli, il 27 aprile, dopo che l'insurrezione popolare già aveva costretto il gabinetto alle dimissioni, R. era a sua volta costretto a dimettersi da violente dimostrazioni rivolte espressamente contro di lui. Il 29 maggio il nuovo governo gli consentiva di lasciare Seul per le Hawaii.