SZE-CH'WAN (A. T., 97-98)
Provincia della Cina occidentale, che prende il nome dai quattro affluenti sulla riva sinistra del Yang-tze kiang, che traversa la provincia. Nel febbraio 1929 l'antica provincia è stata divisa in due parti; a quella orientale è rimasto il nome di Sze-ch'wan, a quella occidentale è stato dato il nome di Si-k'ang. Le due provincie complessivamente hanno un'area di 730 mila kmq., e una popolazione di 48 milioni di abitanti (1931). Lo Sze-ch'wan cnnfina a N. con lo Shen-si, il Kan-su e il Ch'ing-hai; a E. col Hu-nan e il Hu-peh, a S. col Yün-nan e il Kwei-chow, a O. col Si-k'ang. Il Si-k'ang invece confina a N. col Ch'ing-hai, a E. con lo Sze-ch'wan, a S. col Yün-nan e la Birmania, a O. col Tibet.
La capitale dello Sze-ch'wan è la citta di Ch'eng-tu (v.) con mezzo milione di abitanti; la capitale del Si-k'ang è stata chiamata K'angting, ed è l'antica città tibetana di Ta-tsien-lu, a 2700 m. s. m., con 20 mila abitanti.
La provincia dello Sze-ch'wan è formata da un'altipiano di arenaria rossa, che scende verso SE., circondato da alti monti, che raggiungono la massima altezza a O. Il clima molto dolce, umido e caldo, permette tre raccolti in un anno, e può considerarsi subtropicale. Sono floridi gli agrumeti e le piantagioni di canna da zucchero.
Il Si-k'ang è una regione montagnosa, con lunghe e alte catene che giungono a 6000 m. s. m. Una grande strada, che passa per i centri principali, Ta-tsien-lu e Ba-tang, alimenta il commercio di importazione dal Tibet di muschio, lana, oro, pellicee, medicinali, e l'esportazione verso il Tibet di tè, tessuti di cotone, seta.
La fauna e la flora del Si-k'ang sono ricchissime. Numerose le antilopi, i cervi, gli yak, gli orsi, e le scimmie.
Nello Sze-ch'wan il clima più mite permette la vita di varie specie di bachi da seta, e di una cocciniglia che produce la cera. Vi si coltivano svariatissime piante da frutta, tè, tabacco, piante da semi oleosi. Tra le ricchezze minerarie va ricordato il sale, che si estrae da pozzi in cui s'immette acqua che si fa poi evaporare; si trovano poi anche carbon fossile, ferro, rame, argento, oro, petrolio. Non esistono però ancora moderni impianti minerarî.
La popolazione nello Sze-ch'wan è un miscuglio di tipi cinesi. Dopo la caduta della dinastia Ming, dal 1640 al 1660, i tre quarti della popolazione furono massacrati; la provincia fu ripopolata specialmente dalle provincie confinanti, e la sua popolazione gentile, ospitale, attiva, si addensa oggi nelle pianure irrigate. In quella di Cheng-tu, lunga 150 km. e larga 40, vivono 5 milioni di abitanti, sparsi nella campagna o raggruppati in non meno di diciotto cittadine. Nel Si-k'ang prevalgono invece i Tibetani, e vivono altresì molte tribù primitive, Man-tze, Lolo, Si-Fan, respinte nei monti dai coloni cinesi. Vivono di pastorizia e anche un poco di agricoltura. La popolazione, rada, si addensa soltanto attorno ai conventi lamaistici tibetani.
Le città principali dello Sze-ch'wan, oltre la capitale Ch'eng-tu, sono: Chu'ng-k'ing con 635 mila abitanti nel dicembre 1931, porto aperto sul Yang-tze, importante centro commerciale, con aerodromo, stazione radiotelegrafica, ecc.; Sui-fu, alla confluenza del Yang-tze kiang e del Min kiang, ove ha termine la navigazione fluviale; Wan-hsien sul Yang-tze kiang, porto aperto al commercio, a O. delle rapide del fiume, con un aerodromo. Non sono ancora costruite le ferrovie progettate che devono congiungere la provincia col resto della Cina. La via di comunicazione è il fiume, sul quale la navigazione è difficile e lenta. L'aeroplano costituisce l'unico mezzo rapido che permette di giungere a questa ricca provincia dalle altre parti della Cina.