tabacco
Pianta dicotiledone della famiglia Solanacee, genere Nicotiana, originaria delle aree tropicali del continente americano. Già noto agli indiani delle Americhe prima dell’incontro con Colombo e probabilmente diffusosi a partire dagli altipiani centroamericani, fu importato in Europa nella prima metà del sec. 16°. Acquistò tuttavia rinomanza solo dopo che J. Nicot l’ebbe fatto conoscere (1560) come pianta medicamentosa alla regina madre Caterina de’ Medici. Durante la seconda metà del sec. 16° e di quello successivo penetrò negli altri Stati europei, come pure, a opera di portoghesi, spagnoli e inglesi, in Africa, Asia e Oceania. Si diffuse con rapidità, quale forse nessun altro prodotto di consumo generale, ma non necessario, forse perché si prestava a costituire un cespite di entrate per le finanze erariali. Quest’ultimo aspetto suggerì ben presto a molti Stati l’istituzione di un monopolio della coltivazione, della produzione e della commercializzazione. La produzione per l’esportazione fu dapprima assicurata dalle colonie americane (Virginia, Caroline, Cuba, Brasile) per poi diffondersi in tutti i continenti: Asia (Cina, India e Turchia), Europa (Italia, Grecia, Bulgaria, Polonia, Russia), Africa (Zimbabwe e Malawi), Oceania (Australia e Nuova Zelanda).