TACHIMETRO e CONTAGIRI
. La misura della velocità angolare d'un corpo rotante può esser fatta con due categorie di strumenti, che operano in base a principî diversi. I tachimetri indicano la velocità istantanea, in quanto misurano forze, la cui intensità dipende dalla velocità. I contagiri invece permettono la determinazione della velocità media, in quanto indicano mediante un comune totalizzatore il numero di rivoluzioni compiute in un intervallo di tempo misurato a sua volta da un cronometro. Ordinariamente il contagiri stesso è accoppiato automaticamente con l'apparato cronometrico, la cui funzione è allora quella di limitare la totalizzazione dei giri a una durata costante. Il quadrante dello strumento può esser così graduato direttamente in numeri di giri al minuto primo, talora la durata della misura è così breve (frazione di secondo) da dare allo strumento l'apparenza stessa di un tachimetro.
Tanto col tachimetro quanto col contagiri, la misura può essere diretta o indiretta, ossia l'albero della macchina in prova può essere collegato con l'albero del misuratore, ovvero no. In questo secondo caso, che si presenta interessante quando non si voglia influenzare in nessun modo la libertà dell'albero in prova, o quando quest'ultimo non sia comodamente accessibile, si procede al confronto della velocità incognita con quella di un motorino a velocità variabile, provvisto a sua volta di un tachimetro. Il confronto è fatto con apparati stroboscopici o stroboramici, osservando un indice rotante con l'albero in prova attraverso la finestra di un disco rotante col motorino ausiliario, oppure illuminando una parte del corpo rotante in prova ad intervalli che si succedono con la frequenza delle rotazioni del motorino ausiliario. Se l'immagine appare ferma e semplice, le due velocità sono eguali: se si presenta moltiplicata, si possono trovare con semplici regole i coefficienti di passaggio dall'una all'altra velocità. I varî tipi di tachimetri differiscono per la natura delle forze di cui sfruttano la dipendenza dalla velocità. Molto diffusi sono i tipi centrifughi, grossolanamente congegnati come i regolatori a pendolo con molla antagonista. Del pari centrifughi sono i tachimetri a liquido, in cui si misura l'altezza corrispondente alla pressione assunta da una massa liquida rotante in una capsula. Analoghi sono i tipi a disco trascinato dal velo d'aria, che lo separa da un disco rotante affacciato.
Esistono poi tipi magnetici, composti, per es., d'una sottile campana di alluminio intorno a cui ruotano le espansioni polari di un magnete permanente, inducendo in essa correnti e quindi coppie dipendenti dalla velocità. Per la misura a distanza sono usati a preferenza tipi elettrici, composti di due parti, di cui una - piccolo alternatore monofase - è necessariamente attaccato alla macchina, mentre l'altra - galvanometro tarato - può esserne comunque lontano, bastando una coppia di fili per la connessione. Inoltre lo stesso galvanometro serve per parecchi misuratori mediante un semplice commutatore.