PEIPER, Tadeusz
Poeta, critico, teorico dell'arte e drammaturgo polacco, nato a Cracovia il 3 maggio 1891, morto a Varsavia il 9 novembre 1969. Studia a Cracovia, Berlino e Parigi; è in Spagna dal 1914 al 1920. Rientrato a Cracovia nel 1921, diviene il principale teorico del movimento d'avanguardia riunito intorno alla rivista Zwrotnica ("Lo scambio", 1922-23; 1926-27), da lui fondata e redatta. Prende parte attiva alla vita culturale fino al 1939; dopo la guerra vive in un isolamento crescente. I suoi articoli, raccolti nel 1930 nel volume Tædy ("Di là"), e le enunciazioni programmatiche di Nowe usta ("Nuove labbra", 1925), svolsero un ruolo fondamentale nell'elaborazione teorica e nella pratica poetica dell'avanguardia letteraria polacca.
Muovendo da una visione ottimistica della civiltà moderna, P. ha elaborato una concezione razionalistico-costruttivista della poesia, intesa come rigorosa organizzazione intellettuale del materiale linguistico, in cui occupano un posto chiave la metafora, una funzione nuova del ritmo e della rima. Applica coerentemente le forme poetiche teorizzate nelle raccolte di versi A (1924), Żywe linie ("Linee vive", 1929), Raz ("Una volta", 1929), mentre nel poema Na przy klad ("Per esempio", 1931), si sposta sul terreno della denuncia politico-sociale. Oltre che di una ricca produzione di critica letteraria, P. fu autore di opere teatrali, Szòsta! Szòsta! ("Le sei! Le sei!", 1925) e Skoro go niema ("Giacché lui non c'è", 1933) e di romanzi. La raccolta completa dei suoi scritti è in corso di pubblicazione, Pisma, t. I-II, IV ("Scritti", Cracovia 1972-76).
Bibl.: S. Jaworski, U podstaw Awangardy. T. Peiper pisarz i teoreyk ("Alle basi dell'Avanguardia. T. Peiper scrittore e teorico"), Cracovia 1968.