tafazziano
agg. Masochistico alla Tafazzi, personaggio televisivo interpretato da Giacomo Poretti, componente del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, comparso per la prima volta nella trasmissione Mai dire Gol nel 1995.
• La cosa più strana di quest’elezione parmigiana, il suo aspetto tafazziano, è che non solo sarà l’ex sindaco ‒ di due mandati fa ‒ Elvio Ubaldi a spingere per l’elezione di [Federico] Pizzarotti, ma perfino la potente Confindustria locale, che piuttosto che vedere in municipio un bersaniano sponsorizzato da Gene Gnocchi preferisce votare il Movimento 5 Stelle. (Francesco Specchia, Libero, 20 maggio 2012, p. 10, Italia) • Lontano da logiche tafazziane, e più pragmaticamente, [Matteo] Renzi cerca di tenere il dibattito sul Jobs act molto più ampio di un referendum tra favorevoli e contrari all’abolizione di un articolo che considera comunque superato «specie ora ‒ sostiene il premier ‒ che il principale impegno del governo è quello di dar lavoro alle nuove generazioni». (Marco Conti, Messaggero, 13 agosto 2014, p. 3, Primo Piano) • In un crescendo tafazziano [i renziani] hanno cacciato il sindaco democratico di Roma per consegnarla ai Cinquestelle, trasformato il referendum istituzionale in un mesto plebiscito sull’X-Factor di Renzi, voluto una legge elettorale congegnata apposta per fare perdere il Pd e istruito una commissione sulla Tafazzonomics del risparmio che nelle intenzioni avrebbe dovuto inguaiare la Banca d’Italia e invece ha finito per danneggiare i Boschi d’Etruria. (Massimo Gramellini, Corriere della sera, 23 dicembre 2017, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal nome proprio Tafazzi con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
- Già attestato nella Stampa del 21 giugno 1998, p. 5, Interno (Enrico Letta intervistato da Antonella Rampino).