(ebr. Ḥōrēb) Nella Bibbia, monte sul quale Mosè ha varie teofanie e promulga la legge agli Ebrei. Il nome sembra sinonimo di Sinai ed è probabile che l’impiego dell’uno o dell’altro dipenda dalle diverse [...] fonti in cui compare ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1869 - ivi 1944). Nella sua narrativa la tematica naturalista si presenta in un linguaggio oltremodo esuberante. Opere principali: Az isteni kert ("Il giardino divino", 1910); [...] ("Il ricordo di Lorenzo", 1912); Bella (1913); Az élet diadala ("Il trionfo della vita", 1917); Gloria (1923); A Párizsi regény ("Il romanzo di Parigi", 1929); Hóreb tanár úr ("Il signor professore H.", 1934); Kamarazene ("Musica da camera", 1937). ...
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RABDOMANZIA (fr. rabdomancie; sp. rabdomancía; ted. Rhabdomantie; ingl. dowsing)
Emilio Servadio
Secondo l'etimo (dal gr. ῥάβδος "verga" e μαντεία "divinazione"), la parola rabdomanzia indica la divinazione [...] infatti ricondurre sotto l'anzidetta definizione il noto episodio biblico di Mosè che fa sgorgare l'acqua dalla roccia di Ḥoreb, percuotendola con la verga (Esodo, XVII, 3 segg.); e tanto meno altri episodî di divinazione a mezzo di verghe, tanto ...
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QĀLĪR, El‛āzār
Umberto Cassuto
Fu uno dei più antichi e dei più notevoli poeti liturgici del giudaismo. Di qual paese fosse è stato assai discusso: oggi però pare ormai assicurato che fosse palestinese. [...] pubblicate recentemente, in particolare da frammenti della gĕnīzāh cairina (v.): qualche cosa è ancora inedita.
Bibl.: Si trova in Encycl. Judaica, IX (1932), coll. 919-20; ultima ediz. di nuovi testi, a cura di J. Marcus, in Horeb, I, New York 1934. ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] e vennero onorati anche i verdi alberi e i sacri boschi sotto i quali i Cananei avevano innalzati i loro altari: il Horeb e il Sinai sono detti "montagne di Dio". Vengono spesso citati due santuarî mobili, l'arca e il tabernacolo, entrambi ritenuti ...
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È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] 'anno 40° dall'uscita dall'Egitto), entra a parlare Mosè. Egli fa una rapida rassegna dei fatti avvenuti dalla partenza dal Horeb (Sinai) fino alle conquiste di là dal Giordano (I, 6; III, 29), rivolge agl'Israeliti una calda esortazione a osservare ...
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MADIANITI (ebraico Midhyan; Settanta Μάδιαν; Volgata Madian; arabo Madyan)
Giuseppe Ricciotti
Col nome Madian nell'Antico Testamento è designata una regione a sud della Palestina e insieme i suoi abitanti, [...] infatti, portando a pascolo i greggi del suocero, li condusse molto addentro nella steppa a occidente del golfo, fino al monte Horeb, cioè al Sinai (III, 1).
D'altra parte si trovano dei Madianiti, come mercanti, fino in Palestina (Gen., XXXVII, 28 ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] ossia Il trionfo della religione (libr. Vannucchi, Firenze, 1749, anche come Il sacrificio di Jephta); Aqua et rupe Horeb (Venezia, oratorio dei Mendicanti, 1750); Gerusalemme convertita (libr. Zeno, Roma, 1752); eseguiti a Venezia su testo di Chiari ...
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PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] iahvista anche, e spesso, Israele. La diversità si prolunga oltre il Genesi: il monte della teofania quando è detto Sinai, quando Horeb; il suocero di Mosè ora ha nome Jetro, ora Raguel, e così via.
Però anche qui sottili differenze di senso, di ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] .
126 Cfr. N. Fasullo, Una religione mafiosa, «Synaxis», 14, 1996, 1; C. Naro, Il fenomeno della mafia: fallimento dell’evangelizzazione, «Horeb», 1, 1994, pp. 14-28.
127 Cfr. M. Torcivia, Il martirio di don Giuseppe Puglisi, Saronno 2009.
128 Cfr. R ...
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