In metrologia, anteposto a un’unità di misura elettromagnetica SI, indica la corrispondente unità del sistema CGS elettromagnetico (per es., l’ abcoulomb è l’unità di misura CGSem della carica elettrica). ...
Leggi Tutto
.
1. È vocabolo persiano che significa "acqua" o "fiume" ed entra nella composizione di molti nomi geografici in tutti i paesi di lingue iraniche e nella parte NO. dell'India; talora esso forma la prima [...] il vocabolo è pronunziato āv; quindi il nome d'una nota località Āv-romān "acqua corrente" (che in persiano sarebbe Āb-rawān).
2. È anche nome dell'undecimo mese del calendario lunisolare giudaico, corrispondente circa all'agosto. Presso i Sirî, fin ...
Leggi Tutto
ab-
ab- [Dal lat. absolutus "assoluto"] [MTR] [EMG] Pref. che viene anteposto al nome o al simb. di un'unità elettromagnetica SI per indicare il nome o il simb. della corrispondente unità CGSem: per [...] es., abampere (abA) per l'unità CGSem di intensità di corrente elettrica corrispondente all'unità SI ampere (A), abcoulomb (abC) corrispondente al coulomb, e così via, anche per le unità composte (abC/cm2 ...
Leggi Tutto
ab absurdo
Locuz. lat. («dall’assurdo»). Nella logica classica, l’argomentazione ab a. è quella volta a dimostrare la verità di una proposizione, attraverso l’assurdo che deriva ammettendone la contraria. [...] Il procedimento viene usato anche per le dimostrazioni matematiche (dimostrazioni per assurdo) ...
Leggi Tutto
ab antico
Espressione esemplata sul latino, adoperata da D. in If XV 62, con valore avverbiale, nel significato di " nel tempo antico ". Si può discutere se antico sia parola volgare o latina. Cfr. Petrocchi, [...] ad l ...
Leggi Tutto
ab aeterno
Locuz. lat. («dall’eternità»). Espressione usata in teologia e filosofia per indicare ciò che non ha alcun cominciamento: così, per es., Plotino parla di esistenza ab ae. del mondo. ...
Leggi Tutto
Giurista e uomo politico olandese (Barrahuys, Frisia, 1507 - Bruxelles 1577); seguì ad Avignone e a Bourges le lezioni di A. Alciato; insegnò a Padova (1532-33) e a Ingolstadt (1537-42). Nel 1541 Carlo V lo nominò membro del consiglio segreto a Bruxelles, di cui (1549) divenne presidente. Propenso a ritirarsi dalla vita pubblica dopo l'abdicazione di Carlo, Filippo II lo convinse a rimanere: V. si ...
Leggi Tutto
Pirq ē Āb ōt Nella letteratura giudaica, uno dei trattati («massime dei Padri») del 4° ordine della Mishnāh, che si distingue da tutti gli altri dell’opera, di tipo legale, per il suo contenuto etico. [...] Raccolta di massime morali, religiose e sociali, condensa l’insegnamento morale dei principali rabbini (i «Padri») per un periodo di circa 5 secoli fino alla fine del 2° sec. d.C ...
Leggi Tutto
ab uno disce omnes
Locuz. lat. («da uno conoscili tutti»). Nella logica formale, si denomina così il sofisma per cui da alcuni particolari forniti dall’esperienza si derivano proposizioni universali. [...] Per es.: «Alcuni uomini sono cattivi, dunque gli uomini sono cattivi» ...
Leggi Tutto
ab
(davanti a cons. anche a) prep. lat. – Da; compare in alcune locuzioni avverbiali latine come ab absurdo, ab antiquo, ab aeterno, ab ovo, ecc. (e con la forma a in a priori, a posteriori, ecc.), per le quali v. alle singole voci.
ab-
[dall’ingl. ab (solute) «assoluto»]. – In metrologia, prefisso che viene anteposto al nome o al simbolo di un’unità di misura del Sistema Internazionale per indicare l’unità corrisp. del Sistema CGS elettromagnetico (CGSem): per es., abampere...