Regista e sceneggiatore cinematografico iraniano (Teheran 1940 - Parigi 2016). Tra i più importanti cineasti contemporanei, ha esordito negli anni Settanta, diventando noto in Europa nel 1987 con Dov'è la casa del mio amico? I film di K., raro esempio di coerenza stilistica, rigore e libertà creativa, sono fondati su un sentimento morale dello sguardo, che indaga paesaggi esteriori e interiori (riferiti ...
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Testimonianze - Roberto Rossellini
AbbasKiarostami
Roberto Rossellini
SIAMO LIBERI! Molti scrittori italiani hanno ricordato gli ultimi giorni di guerra vissuti nel loro paese natale. Potevano avere [...] più o meno dieci, dodici anni in quei giorni. Le loro sono per me le testimonianze più interessanti. Ricordavano, quegli scrittori, i momenti in cui i partigiani entrarono, venendo giù dalle montagne, ...
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IRAN
Matteo Marconi
Silvia Moretti
Bianca Maria Filippini
Massimo Causo
IRĀN. – Demografia e geografia economica. Storia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Sitografia. Cinema. Bibliografia
Demografia [...] della rivoluzione’ (i pāsdārān) e ha inaugurato un lungo periodo di isolamento internazionale del Paese, autori come AbbasKiarostami (n. 1940), Mohsen Makhmalbaf (n. 1957), Jafar Panahi (n. 1960), Bahman Ghobadi (n. 1969), Asghar Farhadi (n ...
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– La multisensorialità del cinema installato. Bibliografia
Nell’orizzonte ‘transmediale’ che caratterizza il nuovo millennio il c. i. si inserisce come una pratica di confine tra cinema e arti visive in [...] Frammartino, Ra di Martino, Carola Spadoni. Anche cineasti come Agnes Varda, Werner Herzog (v.), Jean-Luc Godard (v.), AbbasKiarostami, Amos Gitai (v.), David Cronenberg (v.), David Lynch, Aleksandr Sokurov (v.), Chantal Akerman in anni recenti si ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] grande rigore formale (Jeune femme à sa fenêtre lisant une lettre, 1983-2001, mm; La vallée close, 1995-1998); l'iraniano AbbasKiarostami, da Zang-e tafrih (1972, La ricreazione, mm) a Nemá-ye nazdik (1990; Close-up), ad ABC Africa (2001); la belga ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] attraverso discussioni di testi filosofici (Kant, P. Ricoeur, M. Merleau-Ponty) eanalisi di film di Krzysztof Kieślowski, AbbasKiarostami, Alain Resnais, David Lynch, e anche di autori classici come Vertov e Ejzenštejn, qui considerati, in modo solo ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] . Fra i nuovi autori, accanto a Rakhshan Bani-Etemad e a Mohsen Makhmalbaf, si è imposto internazionalmente AbbasKiarostami, straordinario indagatore dello spirito del proprio popolo e affascinante descrittore di ambienti e atmosfere (Khāne-i dust ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] regard nel 1992 ha fatto parlare di sé la cinematografia iraniana con Zendegi edāme dārad (1990; E la vita continua) di AbbasKiarostami, insignito poi, nel 1997, della Palma d'oro per Ta'm-e gilās (Il sapore della ciliegia). Jane Campion, la regista ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] Pasinetti; all'estero, il Kubrick degli esordi nel fotogiornalismo, e più tardi, forse, Werner Herzog e AbbasKiarostami), trova ancora saltuariamente fotografi professionisti passati dietro la macchina da presa. Esempi illustri furono, negli Stati ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] alla medesima famiglia di cineasti come Ozu Yasujirō e Roberto Rossellini, Marguerite Duras, Wim Wenders e Michelangelo Antonioni, AbbasKiarostami e non pochi altri, fino a certi film di Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Abel Ferrara, e fino ...
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