Titolo e grado di chi portava lo stendardo delle milizie, nel Medioevo e nell’età moderna (analoghe funzioni aveva presso i Romani l’aquilifer). Dopo il 16° sec. l’a. aveva grado di luogotenente, sostituiva se necessario il capitano della compagnia ed era accompagnato dal portainsegna che reggeva la bandiera. Nel 17° sec. nei reparti di cavalleria all’a. subentrò il ‘cornetta’. Il grado di a. esiste ...
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Patriota brasiliano (n. 1748 - m. 1792). Alfiere dei dragoni, precursore del movimento indipendentista brasiliano, fu il capo della congiura antiportoghese chiamata Inconfidência mineira, organizzata nel [...] 1789 a Minas Gerais. X., che si adoperò soprattutto a raccogliere a Rio de Janeiro armi e proseliti, venne arrestato nel 1790, quando il tentativo insurrezionale fu scoperto, e, dopo un lungo processo, ...
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Patriota italiano (Savigliano 1783 - Sfacteria 1825); alfiere (1796), seguì il padre, colonnello dell'esercito sardo, nella campagna contro i Francesi. Durante il dominio napoleonico fu sindaco di Savigliano [...] (1808) e sottoprefetto della Spezia (1812). Entrato alla Restaurazione nell'esercito sardo come capitano dei granatieri, si batté a Grenoble (1815), e l'anno dopo passò nell'amministrazione come capodivisione ...
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Generale e patriota (S. Giovanni a Carbonara 1810 - Firenze 1891). Alfiere d'artiglieria, venne implicato (1833) col fratello Antonio (1807-1889) nella congiura di C. Rosaroll; assolto, fu riammesso nell'esercito [...] e si dedicò agli studî militari. Deputato della provincia di Napoli (1848), nel 1849 partecipò alla difesa di Venezia e dopo la caduta della città andò in esilio a Parigi. Rientrato in Italia (1859), fu ...
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STANCARO, Francesco
Dorota Gregorowicz
Nacque a Mantova nel 1501, figlio di Michele, alfiere. Non si conosce l'identità della madre.
Ebbe un'educazione umanistica, in cui prestò particolare attenzione [...] alle lingue orientali: greco ed ebraico. Fu ordinato sacerdote a Mantova il 22 novembre del 1526. Intorno al 1530, a Venezia, pubblicò il suo primo trattato sull’ebraico (De modo legendi Hebraice istitutionem ...
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Personaggio della tragedia Otello (1604) di W. Shakespeare, che deriva dal personaggio dell'Alfiere nella novella di G. Giraldi Cinzio (1504-1573) Il Moro di Venezia: acquistata machiavellicamente la [...] fiducia degli altri, che lo chiamano "onesto Iago", se ne serve per ordire la trama (studiata in ogni particolare e da lui seguita nei suoi sviluppi con ansioso piacere), che porta Otello a persuadersi ...
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Pensatore politico (Cercola, Napoli, 1752 - Vico Equense 1788), terzogenito di Cesare F. principe di Arianello; alfiere nell'esercito borbonico (1766-69), lasciò poi il grado per darsi agli studî e, per [...] breve tempo (1774), all'avvocatura. Allora concepì il disegno di ridurre la legislazione a unità di scienza normativa, e lo tradusse poi in atto nella Scienza della legislazione (8 voll., 1780, 1783, 1785, ...
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CORSIGNANI, Pietro Antonio
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Celano (L'Aquila) il 15 genn. 1686, da Girolamo, alfiere del Senato romano e governatore in varie località della Marsica, e da Beatrice Bernardini, [...] gentildonna di Luco nei Marsi.
Iniziò gli studi nel paese natale e li completò a Roma, ove nel 1707 conseguì la laurea in legge. Nel 1708, a soli ventidue anni, scrisse la sua prima opera, stampata a Roma ...
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MEZZACAPO, Carlo
Cesare Cesari
Generale, nato a Capua il 9 novembre 1817, morto a Roma il 26 luglio 1905. Alfiere d'artiglieria nel gennaio 1837, diede un primo saggio della sua erudizione storica e [...] militare al Congresso degli scienziati italiani tenutosi nel 1845. Tre anni dopo era destinato presso il gran quartiere generale piemontese per prendere parte alla campagna del '48 e mantenere il contatto ...
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alfière1 s. m. (f. -a) [dallo spagn. alférez, e questo dall’arabo al-fāris «cavaliere»]. – 1. Titolo e grado di chi portava lo stendardo delle milizie, nel medioevo e nell’età moderna (analoghe funzioni aveva presso i Romani l’aquilifer, portatore...
alfière2 s. m. [dall’arabo al-fīl «elefante», alterato per raccostamento alla voce prec. (v. alfino)]. – Pezzo del gioco degli scacchi, in numero di due per ogni giocatore, detti, a seconda della loro collocazione a fianco del re o della regina,...