numeri di Renard
numeri di Renard elementi di una scala numerica utilizzata come standard ISO3 per diverse applicazioni. Sono il risultato di adattamenti algoritmici nella generazione degli elementi [...] della successione di → Renard, matematicamente definibile ...
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stabilita numerica
stabilità numerica in un metodo numerico, proprietà di una soluzione approssimata che non diverge, modificando alcune condizioni, a causa della propagazione degli errori algoritmici [...] (→ soluzione, stabilità di una; → elementi finiti, metodo degli) ...
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Matematico e logico russo (Pietroburgo 1903 - Mosca 1979), figlio del precedente. Il suo nome è legato agli algoritmi normali o di M., alla computabilità secondo M., che è equivalente alla ricorsività, [...] in un alfabeto A sono pienamente equivalenti, relativamente ad A, a qualche algoritmo normale su A". Nella sua teoria degli algoritmi M. usa la logica intuizionista con l'aggiunta di una regola di esistenza potenziale (regola di M.). M. ha anche ...
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TENSORE
Tullio LEVI CIVITA
Ugo AMALDI
. Temmine matematico. Secondo la nomenclatura originariamente adottata da W.R. Hamilton, creatore della teoria dei quaternioni (v.), tensore di un vettore significa [...] astratto definisce una metrica riemanniana; v. geometria, n. 40), si può fondare sull'uso di questa forma invariante un algoritmo, che consente di trasformare ogni indice di covarianza in uno di controvarianza, con che le varie specie di tensori (di ...
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approssimazione
approssimazione (di una soluzione) soluzione di un’equazione – o di un sistema di equazioni – ottenuta attraverso l’utilizzo di metodi numerici e contenente un errore che può essere reso [...] equazione o un sistema di equazioni. In tali casi si possono ricercare soluzioni approssimate attraverso opportuni metodi algoritmici che, a partire da un valore iniziale, e mediante procedimenti iterativi, ottengono via via risultati sempre migliori ...
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Haken
Haken Wolfgang (Berlino 1928) matematico statunitense di origini tedesche. Specializzato in topologia, è noto soprattutto per aver risolto nel 1976, insieme a K. Appel, il classico problema dei [...] nella quale fu in seguito nominato professore emerito. Caratteristico dei lavori di Haken è l’abbondante utilizzo di metodi algoritmici, che si osserva non soltanto nella dimostrazione del teorema dei quattro colori, ottenuta anche con l’aiuto di un ...
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Matematico (Roma 1889 - ivi 1975), fratello di Gaetano; prof. univ. dal 1923, insegnò a Milano e a Bologna; dal 1927 prof. di geometria analitica e descrittiva a Roma; socio nazionale dei Lincei (1947), [...] differenziale come è coltivata in Italia, di cogliere l'essenza geometrica delle questioni, al di là degli sviluppi algoritmici talvolta inevitabili; il B. è riuscito a "geometrizzare" larga parte della teoria delle equazioni differenziali e a ...
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grafico 1
gràfico1 [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. grápho "scrivere"] [LSF] Che consiste in un disegno o che si avvale di un disegno. ◆ [ALG] [ANM] Calcolo g.: in contrapp. a calcolo analitico e sim., [...] aste di un sistema articolato, la risoluzione di alcune equazioni algebriche o differenziali e una serie di procedimenti algoritmici: interpolazione ed estrapolazione g., derivazione e integrazione g., ecc. In qualche caso, si sono costituite vere e ...
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. Dal latino calcúlus, che, come diminutivo di calx, vuol dire "sassolino" (significato che calcolo conserva in medicina: v. calcolosi). Poiché gli antichi si servivano talvolta di sassolini per effettuare [...] , venne adoperata per designare interi rami delle scienze matematiche, caratterizzati ciascuno o dalla natura dei procedimenti algoritmici che si usano, come calcolo numerico (v. aritmetica; approssimazioni) algebrico (v. algebra), differenziale (v ...
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Matematico, nato a Königsberg, il 19 gennaio 1833, morto a Gottinga il 7 novembre 1872. Compiuti gli studî nel 1854 all'università di Königsberg, dove ebbe maestri il Hesse, F. Neumann e il Richelot, fu [...] dal C. esposti nella sua classica Theorie der binäre algebraische Formen, Lipsia 1872. Di ogni sviluppo formale e algoritmico egli vedeva il substrato geometrico: Cosi dall'interpretazione delle forme in più serie di variabili desunse il concetto di ...
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algoritmista
s. m. [der. di algoritmo] (pl. -i). – Nome con cui sono indicati i seguaci, nell’Europa occidentale dei secoli 12°-13°, delle nuove regole di calcolo contenute nel trattato di al-Khuwārizmī: si distinguevano per l’abbandono dell’abaco...