Capitano e uomo politico arabo del primo periodo dell'età musulmana (m. 664 d. C.). Prese parte sotto Abū Bekr alla conquista della Palestina, e di lì mosse sembra di propria iniziativa, a quella dell'Egitto, che strappò in due anni (640-642) ai Bizantini. Deposto da 'Othamān, riebbe il governo d'Egitto da Mu'āwiya (657), e cominciò allora la conquista dell'Africa settentrionale. È una delle maggiori ...
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Poeta arabo preislamico del sec. 6º d. C., appartenente alla tribù dei Taghlib, nella cui lode culmina la mu῾allaga o grande ode che va sotto il suo nome. Insieme ad essa ci è giunto un canzoniere (divano) [...] che rivela in ῾Amribn Kulthūm alte qualità di artista. ...
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Scrittore arabo, nato ad al-Baṣrah, ove studiò; fiorì soao i califfi da al-Ma'mūn ad al-Mutawakkil e morì in tardissima età nel 255 èg. (868-869 d. C.). Fu uomo di genio che riassunse esemplarmente, nella [...] per quanto era di vivo e di forte nell'espressione letteraria araba del passato; ma, con la nuova scuola di prosa (v. ibn al-muqaffa‛), sentì il bisogno di dare a questa l'agilità necessaria per esprimere una nuova vita ignota all'antichità araba ...
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Re arabo di al-Ḥīra nell'Iraq, della dinastia dei Lakhmidi. Regnò dal 554 al 570 d. C., e fu ucciso secondo la leggenda dal poeta ῾Amribn Kulthūm di cui aveva offesa la madre. ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] sociale: i piccoli proprietari diventarono man mano locatari e poi servi dei latifondisti.
Nel 641 gli Arabi sotto il comando di ῾Amribn al-‛Āṣ batterono i Bizantini e conquistarono la fortezza di Babilonia d’E.; da qui si sviluppò la città di al ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] A. all’Impero d’Oriente, a cui un decennio dopo la recuperò Eraclio. Nel 642 vi entrò il conquistatore dell’Egitto, ‛Amribn al-’Āṣ: a partire da quel periodo il centro politico e amministrativo d’Egitto tornò a spostarsi a S del delta (Fusṭāṭ ...
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(arabo Ṭarābulus el-Gharb) Città capitale della Libia (1.157.746 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima municipalità, coincidente con l’area metropolitana. Situata su una prominenza della costa mediterranea, [...] età romana fu colonia. Dalla metà del 3° sec. fu sede episcopale. Occupata per la prima volta dagli Arabi di ‛Amribn al-‛Āṣ nel 643, divenne subito un centro di stanziamento e cultura arabo-musulmana. Al dominio di grandi Stati musulmani (Fatimidi ...
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Arabista inglese (Londra 1845 - ivi 1920). Percorse la carriera del Civil Service in India, ma dedicò il tempo libero a studî sull'antica poesia araba: oltre all'edizione di una delle recensioni delle [...] Mu῾allaqāt, pubblicò l'importante antologia delle Mufaḍḍaliyyāt (1918-21), e i divani dei poeti ῾Amribn Qamī'a, ῾Abīd ibn al-Abraṣ, ῾Āmir ibn aṭ-Ṭufail. Molto apprezzate furono anche le sue versioni metriche (Ancient Arabian poetry, 1885). ...
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àrafa Poeta arabo preislamico (sec. 6º d. C.), della tribù dei Bakr. Tra le sue poesie celebre è la mu῾allaqa, in cui il poeta descrive con dovizia di particolari la sua cammella e l'amore per i piaceri [...] della vita. La tradizione mette Ṭ. in rapporto col re di al-Hīra, ῾Amribn Hind, per ordine del quale sarebbe stato ucciso, e con l'altro grande poeta preislamico al-Mutalammis. ...
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al-Fusṭā´ṭ Luogo nel quale il generale arabo ‘Amribn al-‘Āṣ, conquistatore dell’Egitto (640-42), pose il campo per conquistare la piazzaforte bizantina egiziana di Babilonia. La città, originata dai [...] primitivi accampamenti militari, divenne un ricco centro musulmano. Oggi fa parte del Cairo con il nome di Cairo Vecchio (Miṣr al-qadīma) ed è abitata principalmente da Copti ...
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