Gioco enigmistico che consiste nella permutazione delle lettere componenti una parola o una frase in modo da ottenere altre parole o frasi di significato diverso. L'origine dell'a. è antichissima: se ne [...] , si ottiene una o più frasi (bibliotecario, beato coi libri; calendario, l'ora di cena, l'arca di Noè); infine, frase anagrammata, quando da una frase si ricavano una o più frasi (mangiare del riso, il magro desinare, si dorme in galera).
Forme ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] il nome di tale fenomeno.
In tutta l’antichità non vi è (o non si conosce) un solo caso in cui l’anagramma non venga scoperto fra due sequenze linguistiche preesistenti (come Era e aér in Platone) ma venga costruito artificialmente da un autore. È ...
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Pseudonimo (Ripano anagramma di Parino ed Eupilino da Eupili) usato da G. Parini nel 1752 nel pubblicare il suo primo volumetto di versi (Alcune poesie di R. E.). ...
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Anagramma di Jehan Tabourot (Digione 1519 - Langres 1595), canonico di Langres nel 1574, autore di due opere dialogate, Compost et manuel kalendrier (1582), in cui dà notizia della riforma gregoriana del [...] calendario allora introdotta, e Orchésographie (1588), di notevole importanza per la precisa descrizione anche silografica di molte danze dell'epoca, con esempî musicali ...
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Anagramma di Carlo Mascaretti, bibliotecario e giornalista, noto anche sotto lo pseudonimo di Neo-Ginesio (Piacenza 1855 - Roma 1928). Fu alla Biblioteca Nazionale di Roma dal 1888 al 1925. È autore, fra [...] l'altro, di una raccolta di amenità e divagazioni erudite, Et ab hic et ab hoc, in 12 volumi (1915-34) ...
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LE MAISTRE, Isaac, detto de Saci (anagramma d'Isaac)
Giuseppe De Luca
Nacque a Parigi il 29 marzo 1613. Egli e il fratello Antonio, celebre avvocato prima e poi convertito di Port-Royal, ebbero l'educazione [...] dalla madre, che era un'Arnauld (v.). Il padre s'era fatto calvinista. Per ragioni familiari e d'educazione, inclinò verso il giansenismo. Il 25 gennaio del 1650 celebrò la sua prima messa, e svolse il ...
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Letterato (Siena 1625 - Radda, Siena, 1695). Con l'anagramma di Puccio Lamoni, fece un commento al Malmantile di L. Lippi, sparso di argute e garbate novellette. ...
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Poeta francese, noto sotto l'anagramma di Conte d'Alsinois, nato nel 1515 a Le Mans, morto a Parigi nel 1559. Esordì in provincia, e s'acquistò fama con poesie di carattere religioso (parteggiò per Sagon [...] nella disputa contro il Marot); nel 1545, passò a Parigi e, alla scuola di Jean Dorat, s'accostò ai futuri poeti della Pléiade; frequentò la corte di Francesco I, e poi quella di Edoardo VI in Inghilterra, ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...
anagrammare
(ant. anagrammatiżżare) v. tr. [der. di anagramma]. – Invertire o disporre diversamente l’ordine delle lettere di una o più parole in maniera da formare un anagramma: anagrammando «carte» si ottiene «certa», «creta», «trace» e...