Pittore francese (Chatou 1880 - Garches, Parigi, 1954). Amico di Vlaminck e di Matisse. D. fu tra le figure più significative del fauvismo ma, già dal 1906, una meditata lettura dell'opera di Cézanne e l'interesse per il primitivismo dell'arte negra lo portarono a smussare la violenta emotività cromatica a favore di una solidità costruttiva e a condurre una ricerca in parallelo con quella di Braque ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] nel 1905, quelle di H. Matisse, G. Rouault e A. Derain, scandalose agli occhi della critica ufficiale e, per la loro violenza Berger (École d’architecture, Rennes, 1991; serre nel Parc André Citroën, Parigi, 1992), F. Soler (abitazioni in rue ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] Braque anzitutto e Jacques Villon, Albert Gleizes, Juan Gris, Robert Delaunay, Roger de la Fresnaye; dei fauves AndréDerain, Maurice de Vlaminck, Kees van Dongen; dei postcubisti come Fernand Léger; degli astrattisti Hans Arp, Vasilij Kandinskij ...
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. Come già il termine "impressionismo" derivò, per scherno, da un quadro del Monet intitolato Impressione, e servì a definire tutta una scuola pittorica, così il termine "cubismo" derivò da un motto del [...] della natura, delle cose e delle persone. Lo sviluppo della scuola fu rapido, ché artisti come Pablo Picasso e AndréDerain, di grande ascendente sui giovani, ne rappresentavano l'uno la forza combattiva e polemica, l'altro l'intima, meditativa ...
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Scultore, nato a Mont-de-Marsan il 24 novembre 1874. Dopo aver studiato presso il Barrias, lavorò con lo Schnegg, poi col Rodin, il quale ultimo esercitò un'evidente influenza sull'allievo, che tuttavia [...] , l'apparentano agli scultori del Rinascimento; quelli di Paulette (1907), Lièvre (1918), Léopold Lévy (1921), Madame AndréDerain (1923), Madame de Waroquier (1927), Docteur Saboureau (1929) possiedono lo straordinario multiforme senso di vita che ...
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MORANDI, Giorgio
Flavio Fergonzi
MORANDI, Giorgio. – Nacque a Bologna il 20 luglio 1890 da Andrea, titolare di una ditta di commercio, e da Maria Maccaferri.
Il padre (1858-1909), rimasto orfano a tre [...] (Vitali, 1977, nn. 15, 21s.) Morandi si mostra attento alla koinè internazionalista del genere discesa da Cézanne attraverso AndréDerain.
Chiamato alle armi nel 1915, fu assegnato, per merito dell’altezza ai suoi tempi inusuale, al II reggimento ...
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TOZZI, Mario
Filippo Bosco
Nacque il 30 ottobre 1895 a Isola di Fano, una frazione di Fossombrone, primogenito di Tommaso, medico condotto, e di Erminia Brunetti, entrambi di origini romagnole. Già [...] ) a un classicismo aggiornato sui maggiori pittori francesi del momento: da AndréDerain, decisivo per i paesaggi e per l’impianto cézanniano delle nature morte, ad André Lhote per la sintesi postcubista nelle anatomie. Tozzi descrisse il nuovo modo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera musicale di Igor Stravinskij per un trentennio circa si identifica con i principali [...] in contatto nella capitale francese figurano Debussy, Ravel, Erik Satie, Jean Cocteau, Picasso, Paul Claudel, André Gide, Fernand Léger e AndréDerain. Con molti di essi il compositore resterà in stretto contatto nei due decenni successivi.
L’esilio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incontro ferrarese tra Giorgio de Chirico e Carlo Carrà sancisce la nascita del [...] nuova spinta verso il passato aveva preso le mosse già qualche anno prima in Francia, dove nel 1913 per primo AndréDerain aveva deciso di abbandonare gli schiacciati dalle vivaci cromie fauves e di intraprendere un cammino che lo avrebbe condotto al ...
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espressionismo
Eugenia Querci
Comunicare con forza e libertà
Colori aggressivi e irreali, figure stilizzate e sgraziate: sono questi i mezzi attraverso i quali gli artisti espressionisti comunicano [...] prestabilito: si pensi a Donna in camicia (1906) di AndréDerain, fatto di sintetiche macchie cromatiche, o al più tardo può notare come siano diversi i contorni dei soggetti. In Derain e Matisse prevale una linea tondeggiante e morbida, mentre ...
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