Di cognome Sabatini, A. è meglio conosciuto con il nomignolo che gli venne da Salerno, sua città nativa. Il De Dominici lo disse nato nel 1480 e morto nel 1545; ma i caratteri della sua pittura inducono [...] a supporre posteriore di un decennio circa la data della sua nascita, e documenti pubblicati dal Caravita accertano che la morte di lui avvenne a Gaeta nel 1530. Le sole notizie conosciute della vita non ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] alla nativa arte veneta fuse elementi umbri da lui assimilati nelle sue peregrinazioni.
Viveva in questi stessi anni il salernitano AndreaSabatini, il quale, formatosi sull'arte di Cesare da Sesto e su quella raffaellesea, fu artista grazioso ma di ...
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. Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta [...] . Antonio di Melfi. Influssi di Alvise Vivarini si riconoscono in un dipinto del S. Francesco di Tricarico; influssi di AndreaSabatini e, in genere, del raffaellismo napoletano del sec. XVI, si ritrovano in dipinti di Muro Lucano, Rivello, Moliterno ...
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CESARE da Sesto
Giulio Bora
Figlio di un Giacomo (Beltrami, 1920, p. 10), se ne deduce la data di nascita, 1477, dal necrologio milanese (Motta, 1891), che in data 27 luglio 1523 ne registra la morte [...] 57) e a C. (Suida, 1929, pp. 215 s.), e più di recente dal Bologna (1955, 1959, seguito da Previtali, 1978, p. 14) ad AndreaSabatini, il quale avrebbe a sua volta subito l'influenza di C. a Roma e si sarebbe ispirato qui a una sua idea.
Rientrato a ...
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Previtali, Giovanni
Simona Ciofetta
Storico dell'arte, nato a Firenze il 4 marzo 1934, morto a Roma il 3 febbraio 1988. Laureatosi nel 1957 a Firenze con R. Longhi, dal 1961 entrò a far parte della [...] Cinquecento a Napoli e nel Vicereame (1978) e proseguirono con la mostra su AndreaSabatini, tenutasi alla Certosa di Padula, e il relativo catalogo (Andrea da Salerno nel Rinascimento meridionale, 1986). Parallelamente a tali ricerche P. analizzò ...
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CRISCUOLO (Crescione, Crisconio), Giovan Filippo
Francesco Abbate
La prima precisa definizione della personalità e soprattutto del catalogo del C. si deve a Cesare D'Engenio (1624) che lo definisce [...] anni '20 del Cinquecento e nella cerchia (quasi certamente) di un pittore così profondamente imbevuto di raffaellismo quale era AndreaSabatini da Salerno, questa era una strada quasi obbligata e certo l'interesse maggiore doveva andare verso la più ...
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LAMA (della Lama), Giovan Bernardo
Valentina Sapienza
Nacque a Napoli in una data imprecisata, comunque collocabile nel primo trentennio del secolo XVI, da Matteo, o Maczeo, pittore documentato nella [...] primi anni Cinquanta del Cinquecento, non, come scriveva De Dominici, presso Giovanni Antonio D'Amato il Vecchio prima, e AndreaSabatini e Polidoro Caldara da Caravaggio poi (pp. 115-117), ma più plausibilmente nella bottega del padre. Qualche anno ...
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RAMARINO, Girolamo detto Girolamo da Salerno
Anna Bisceglia
– Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, le cui prime notizie emergono dai documenti trascritti dall’abate Paul-Pierre-Marie [...] Cava dei Tirreni dopo essere stato ricomposto nel 1953. Celebrata dalle antiche fonti napoletane, che l’attribuiscono al salernitano AndreaSabatini (G.B. Pacichelli, Memorie de’ viaggi per l’Europa cristiana, IV.1, 1685, p. 222; B. De Dominici, Vite ...
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SABBATINI, Luigi Antonio
Guido Viverit
– Nacque ad Albano, nei pressi di Roma, nel 1732: viene infatti identificato con Biagio Agostino, figlio di AndreaSabatini di Felice e di Rosa Lazzarini di Giovanni, [...] nato il 3 febbraio di quell’anno, di cui gli atti della cattedrale di S. Pancrazio in Albano registrano il battesimo in data 10 febbraio (Proposta, 1883; Zazo, 1992, p. 7; Ascione, 2003-2004, pp. 5 s.). ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] e ninfe seminude. Se il fatto fosse vero, indicherebbe che, in tempi in cui imperava la maniera raffaellesca di AndreaSabatini da Salerno, godeva della generale considerazione.
Nel panorama artistico della prima metà del sec. XVI a Napoli doveva ...
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