Deficienza della legge, carenza dei poteri dello Stato, anarchia. Il termine è stato introdotto nel linguaggio sociologico da É. Durkheim, il quale, nell’opera La division du travail social (1893), definì [...] anomiche quelle società fondate sulla divisione del lavoro in cui non si dia solidarietà sociale. Per Durkheim una situazione di . MacIver tende a impiegarlo in rapporto a individui (anomici), che sono vittime dell’alienazione sociale. Tra i tentativi ...
Leggi Tutto
Genere (Linneo, 1767) di Lamellibranchi Asifonidi, sottordine Monomiarî, della famiglia degli Anomiidi. L'animale ha un mantello aperto completamente, coi margini guarniti d'una doppia frangia corta, senza [...] nel suo margine superiore di una larga infossatura, o seno, che serve al passaggio del peduncolo bissoide.
Il genere Anomia L. compare fossile nel Devonico e si sviluppa più specialmente nel Terziario. Presentemente comprende circa 40 specie, che ...
Leggi Tutto
anarchia
Condizione di mancanza di governo. In economia, il tema centrale riguarda il problema della eventuale sovrapposizione o coincidenza fra a. e anomia. La questione si pone prima di tutto nella [...] teoria politica. Autori quali W. Godwin (Political justice, 1793) o P.-J. Proudhon (Qu’est-ce-que la propriété?, 1840) hanno sostenuto l’idea che la persona umana sia sociale per natura: attraverso la ...
Leggi Tutto
Modifiche in materia di contrattazione collettiva. L'accordo interconfederale del 28.6.2011
Tiziano Treu
Modifiche in materia di contrattazione collettivaL’accordo interconfederale del 28.6.2011
Il [...] per vari aspetti si riferisce5. Il «merito» dell’accordo è di avere rotto, almeno in via di principio, la situazione di anomia che ha caratterizzato le nostre relazioni industriali e che ne ha fatto finora un caso unico in Europa. L’intesa è tanto ...
Leggi Tutto
Sociologo francese (Épinal, Vosgi, 1858 - Parigi 1917). È stato uno dei fondatori della sociologia. In De la division du travail social (1893) distinse tra la "solidarietà meccanica" (o istintiva) delle [...] società primitive e la "solidarietà organica", cioè consensuale, tipica delle società più evolute. Introdusse il concetto di anomia per indicare la condizione di sradicamento sociale dell'individuo per la perdita delle norme di riferimento collettivo ...
Leggi Tutto
Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] misura" (1897; trad. it. 1969, p. 307). In seguito R. Merton ha ripreso tale idea, sostenendo che la d. è provocata dall'anomia, che, a sua volta, nasce da un contrasto fra la struttura culturale e quella sociale. La prima definisce le mete verso le ...
Leggi Tutto
Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] in determinati contesti temporali e/o geografici una corrente prenda il sopravvento sulle altre, e porti dunque al suicidio (egoistico, anomico o altruistico) una certa quota di individui. E anzi tale fenomeno (come la devianza, del resto) non è solo ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] Durkheim in una nuova formula sociologica in grado di spiegare l'esistenza della devianza nelle società democratiche moderne. Per Merton l'anomia non era più l'assenza di norme, ma la conseguenza non voluta di un divario strutturale tra fini e mezzi ...
Leggi Tutto
anomia1
anomìa1 s. f. [dal gr. ἀνομία, comp. di ἀ- priv. e νόμος «legge»]. – 1. Assenza di leggi fisse, carenza dei poteri dello stato, anarchia. 2. In sociologia: a. Incapacità dell’individuo di percepire il valore della legge, per rifiuto...
anomia2
anomìa2 s. f. [comp. di a- priv. e nome]. – Nel linguaggio medico, forma particolare di afasia consistente nella incapacità, acquisita, di evocare un nome (che tradizionalmente veniva indicata con l’espressione lat. scient. aphasia...