Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un a. dipende da un particolare sito della sua superficie denominato [...] e acidi nucleici; artificiali ottenuti introducendo negli a. naturali piccole molecole che ne alterano la specificità antigenica; sintetici, prodotti in laboratorio, impiegati per la ricerca sui meccanismi immunitari.
A. Australia: subunità del virus ...
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antigeneantigène [Comp. di anti- e gene] [BFS] Ogni sostanza che, introdotta in un organismo animale, determina in questo la formazione di anticorpi: v. antigene. ...
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HBsAg, antigene
Maria Cristina Morelli
Antigene (un tempo chiamato anche antigene Australia) di superficie del virus dell’epatite B (➔ HBV, virus), legato cioè al rivestimento lipidico esterno del virus. [...] sia nel citoplasma degli epatociti con l’immunofluorescenza. I corrispettivi anticorpi sviluppati dall’organismo contro tali antigeni sono rappresentati da: HBsAb, la cui comparsa indica la guarigione dalla infezione e l’acquisizione dell ...
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MHC (sigla dall’ingl. Major Histocompatibility Complex)
Complesso maggiore di istocompatibilità, insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei vertebrati, essenziali per la capacità [...] proteine MHC di classe I, mentre solo alcune cellule che svolgono la funzione di presentare l’antigene ai linfociti T (APC, Antigen presenting cells), ovvero cellule dendritiche, macrofagi, linfociti B e i linfociti T attivati, esprimono proteine MHC ...
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HLA, antigene
Arcangelo Nocera
MHC, HLA e trapianti
L’identificazione nell’uomo e in altri mammiferi (primati, maiali, polli, ratti) delle molecole codificate dai geni del sistema maggiore di istocompatibilità [...] è legato da un lato alle reazioni immunologiche del ricevente nei confronti degli antigeni HLA di classe I (A, B, C) e di classe ricevente, attraverso il trapianto, di uno o più antigeni HLA non-self rappresenta lo stimolo primario per l’attivazione ...
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In immunologia, sostanza gruppo-specifica eritrocitaria, peculiare di singoli individui o di un ristretto gruppo di consanguinei. Data la loro rarità, per molte di queste sostanze è complesso stabilire [...] con certezza se facciano parte o meno di alcuni dei sistemi gruppo-ematici noti. Gli antigeni p. noti sono tutti in grado di produrre isoimmunizzazione materno-fetale o post-trasfusionale e la loro scoperta è di regola la conseguenza di una reazione ...
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processamento dell’antigene
Meccanismo che consente l’espressione di frazioni antigeniche (peptidi) nel contesto delle molecole del sistema maggiore di istocompatibilità (➔ immunitario, sistema). Una [...] cellulare. Il sistema di p. ha un grande significato biologico perché, in relazione alla natura e provenienza dell’antigene, consente di indirizzare la risposta immunitaria. Le due sottopopolazioni linfocitarie dei T helper CD4+ e dei T citotossici ...
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allergène Tipo di antigene che ha la caratteristica di essere estraneo ai costituenti della specie (detto anche antigene esogeno). Gli a. possono raggiungere l'organismo attraverso l'inalazione (è il caso [...] di polveri, pollini), l'ingestione (alimenti, farmaci), l'iniezione (punture di insetti), il contatto (pomate, detersivi) e sono responsabili delle allergie ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...