Scrittore e giornalista italiano (Torino 1937 - Roma 2021). Ha esordito nel 1972 con il libro Monsieur Kitsch. Per molti anni ha collaborato con il Corriere della sera, di cui è stato inviato per la cultura. Scrittore prolifico, si è cimentato sia con la scrittura di romanzi (In assenza del signor Plot, 1976; La fine di un addio, 1985; Se la vita non è vita, 1991, con cui ha vinto il Premio Viareggio), ...
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La letteratura in Italia
Giulio Ferroni
Il tempo a venire
La letteratura non sfugge al crollo di modelli, schemi, certezze che si profila sull’orizzonte sociale e culturale del nuovo secolo. Non può [...] da Vassalli, e mostrata del resto già da vari esiti del tardo Novecento (da Pier Vittorio Tondelli ad Antonio Tabucchi a Gianni Celati ad AntonioDebenedetti a E. Cavazzoni a M. Mari), ha dato luogo in questi ultimi anni a vari libri di notevole ...
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SICILIANO, Enzo (Vincenzo). – Nacque a Roma il 27 maggio 1934, secondogenito (la sorella Tina era nata nel 1925)
Raffaele Manica
di Natale e di Giuseppina Jenzi.
La famiglia paterna era di fittavoli, [...] in Autobiografia letteraria (Milano 1970). Assecondò la pubblicazione di testi di coetanei e più giovani (Dario Bellezza, AntonioDebenedetti, Giorgio Montefoschi, Vincenzo Consolo, Renzo Paris, Franco Cordelli) e fu sempre uno scopritore di nuovi ...
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medical thriller
loc. s.le m. inv. Romanzo o film, anche televisivo, che si svolge in un ambiente ospedaliero.
• Questo «medical thriller» racconta con superficialità romanzesca l’infamia di chi specula [...] , con avvenenti infermiere che uccidono come facessero un’iniezione ricostituente, si mescolano a scampoli di cronaca criminale. (AntonioDebenedetti, Corriere della sera, 27 marzo 2009, p. 45, Cultura) • [tit.] Addio a Michael Palmer / portò al ...
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VALADIER, Giuseppe
Elisa Debenedetti
– Nacque il 14 aprile 1762 a Roma da Luigi, maestro argentiere, fonditore, disegnatore, restauratore e forse anche scultore, e da Caterina della Valle, romana e [...] , la Porta Romana e il palazzetto Tomassini Bartolazzi, quest’ultimo rimaneggiato tre anni più tardi da Antonio Mollari (Debenedetti, 2014a, p. 243).
Sempre nel ruolo di architetto camerale, cui spettavano incarichi pubblici soprattutto in relazione ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] dello stesso anno perdette anche la madre. Lo zio e tutore Alessandro Debenedetti accolse i due nipoti fratelli nella sua casa di corso S. Maurizio maggio 1937 gli nacquero i figli Elisa e Antonio. Nell'aprile 1937 si trasferì a Roma, sistemandosi ...
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Debenedetti, Santorre
Giuseppe E. Sansone
Filologo (Acqui 1878-Giaveno 1948), professore ordinario di filologia romanza prima all'università di Pavia e, dal 1928 in poi, in quella di Torino. Il Debenedetti [...] primo scritto si propone l'assunzione di il porco Sant'Antonio (Pd XXIX 124) come persistenza di una forma documentazione, s'interpreta come poi che.
Bibl. - Scritti danteschi del Debenedetti: Documenti su Belacqua, in " Bull. " XIII (1906) 222- ...
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Antonio, santo
Anselmo Lentini
Nato il 250 a Corna (odierna Qemans) presso Eracleopoli nell'Alto Egitto e morto nell'eremo di M. Colzim il 17 gennaio 356. Notissimo nell'agiografia e nella venerazione [...] v. 126 poco bene si adatterebbe a loro, e tutta l'interpretazione si muterebbe, ponendo sant'Antonio come soggetto e ingrassa quale transitivo. Al Debenedetti sembra venirne fuori " una tale empietà che non è nemmeno il caso di parlarne "; invece è ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] dove né il duca Francesco Maria Farnese (1694-1727), né il fratello Antonio (1727-31) hanno figli, e della Toscana, già in fase di il lavoro di S. Solmi e soprattutto di G. Debenedetti.
Una nuova stagione della critica letteraria si apre all’ ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] Dit de l'Erberie, l'Erberie), introducendovi il medico Antonio di Faenza a dire ampollosamente le lodi della medicina, Roma 1909-13, in 3 voll.; Orlando Furioso a cura di S. Debenedetti, Bari 1928.
Bibl.: Copiose notizie furono raccolte da G. I. ...
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computerdipendente
(computer-dipendente), s. m. e f. e agg. Chi o che non può fare a meno del computer, di utilizzare le risorse dell’informatica. ◆ I timori del «baco del millennium» (possibili blackout causati dall’incapacità dei computer...
superciliosita
superciliosità s. f. inv. Supponenza, arroganza nel giudizio. ◆ La tv è la finestra sul cortile e non tollera più la superciliosità di plastica dei critici, quest’autopromozione a pensatori negativi, ad esponenti della scuola...