Attore e capocomico (San Casciano in Val di Pesa 1768 - Firenze 1838). Grande interprete di Alfieri, predilesse una recitazione nobile, un po' troppo magniloquente. Insegnante d'arte scenica all'Accademia di belle arti di Firenze, pubblicò le celebri Lezioni di declamazione d'arte drammatica (1832). Autore di commedie e di un saggio su Napoleone, lasciò anche un voluminoso libro di ricordi (Vittorio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Diretto interlocutore del drammaturgo è da sempre l’attore. Definitosi come figura [...] della drammaturgia di Alfieri: Anna Fiorilli Pellandi trionfa come Elettra in Oreste e come protagonista di Mirra, mentre AntonioMorrocchesi è un acclamato interprete di Saul. Ritiratosi dalle scene nel 1811 per ricoprire la cattedra di declamazione ...
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DEL BUONO, Luigi
Roberta Ascarelli
Nato il 20 apr. 1751 a Firenze nel sobborgo di Rifredi da Filippo, piccolo possidente, e da Lucrezia Grazzini, iniziò nel 1773 a esercitare il mestiere di orologiaio [...] , tradiva la polemica con i giacobini italiani. Nel 1797 il D. era a Siena. Nella stagione 1798-99 recitò, insieme con AntonioMorrocchesi, al teatro del Cocomero di Firenze, quindi a Pescia e, infine, al teatro de' Costanti di Pisa. Nel 1800 si ...
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MORELLI, Alamanno
Teresa Megale
MORELLI, Alamanno. – Nacque a Brescia il 12 giugno 1812 da Antonio e da Adelaide Salsilli, coppia di attori veneziani specializzata nel teatro goldoniano.
Attore egli [...] 1850 risale lo sperimentale e personalissimo Amleto, portato in scena nella traduzione di Carlo Rusconi. Dopo quello di AntonioMorrocchesi del 1791, l’Amleto di Morelli può considerarsi una sorta di ‘incunabolo’ recitativo, al quale fecero seguito ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] metricamente e inseriti nelle più improbabili situazioni. Altrettanto caotico e romanzesco è il Dante in Ravenna di AntonioMorrocchesi (Firenze 1822), celebre attore tragico e maestro di declamazione, dramma che, secondo Cesare Levi, " si salva ...
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SIGNORINI PELZET, Maddalena
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Firenze il 21 febbraio 1801 da Gaetano Signorini, beccaio, e da Porzia Piccardi.
Dodicenne entrò nella scuola di declamazione di Antonio [...] Morrocchesi, presso l’Accademia di belle arti di Firenze, e venne formata alla recitazione in linea con i 279-284; V. Guarracino, Un nome venerato e caro. La vera storia di Antonio Ranieri..., Montichiari 2010, pp. 37 s., 40 s., 45; C. Meldolesi ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] Einaudi.
Folena, Gianfranco (1991), Il linguaggio del caos. Studi sul plurilinguismo rinascimentale, Torino, Bollati Boringhieri.
Morrocchesi, Antonio (1832), Lezioni di declamazione e d’arte teatrale, Firenze, Tipografia all’insegna di Dante.
Pozzo ...
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PELZET, Maddalena
Alberto MANZI
Attrice, nata il 21 febbraio 1801 a Firenze, ivi morta l'8 novembre 1854. Figlia di un modesto lavoratore di nome Signorini, allieva del Morrocchesi all'Accademia di [...] prim'attrice madre, ritrovando spesso gli antichi successi; poi si ritirò a Firenze. Bella e piena di grazia, destò vivissime passioni, specie in Antonio Ranieri e G. B. Niccolini: dal carteggio con questi e con altri si rivela la sua buona cultura. ...
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