Antropologia
L’uso di cibarsi di carne umana (anche detto antropofagia). Abbastanza diffuso presso varie società primitive (Africa centrale e centro-meridionale, alcune zone dell’Asia sud-orientale e insulare, [...] Oceania, Amazzonia ecc.), almeno nelle sue forme di massima intensità è fenomeno relativamente tardo, ma non si può escludere che sia stato praticato in una certa misura anche dai popoli della preistoria: ...
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popfilosofo
(pop-filosofo), s. m. Chi coltiva la pop-filosofia, interessandosi di filosofia e delle varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• Un’educazione sentimentale al dolore che [...] di vivere». Rievoca quegli «anni d’inferno», [Michel] Onfray, racconta l’esperienza dentro la «macchina cannibale», la «cloaca antropofaga», nel saggio «La potenza di esistere», il nuovo manifesto edonista edito in Italia da Ponte alle Grazie, che il ...
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The Silence of the Lambs
Claudio Bisoni
(USA 1990, 1991, Il silenzio degli innocenti, colore, 118m); regia: Jonathan Demme; produzione: Ron Bozman, Edward Saxon, Kenneth Utt per Orion; soggetto: dall'omonimo [...] giovani donne e le scuoia. Hannibal Lecter, un serial killer psichiatra (detto 'the Cannibal' per la sua perversione antropofaga), forse può aiutare le indagini. Clarice deve convincerlo a collaborare. Hannibal sta al gioco, ma invita la ragazza a ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico spagnolo (n. Calzada de Calatrava, Mancia, 1949, secondo altre fonti 1951). Al gusto per la provocazione e la trasgressione che ha caratterizzato le sue prime opere [...] la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes), Los abrazos rotos (2009, in concorso al 62° Festival di Cannes), La concejala antropófaga (2009), La piel que habito (2011), Los amantes pasajeros (2013), Julieta (2016, in concorso al 69° Festival di ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] duomo, candelabro Trivulzio, del 1200 ca.). Numerosi acquamanili di bronzo rientrano nella medesima tipologia, a volte nella variante antropofaga (New York, Metropolitan Mus. of Art, The Cloisters, acquamanile della fine del sec. 12°; San Pietroburgo ...
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Cinema Nôvo
Marco Pistoia
Movimento cinematografico nato nel periodo della presidenza di J. Goulart (1961-1964), che espresse, forse più di ogni altra 'nuova ondata', uno stretto legame fra la cultura [...] N. ‒ se così si può ancora chiamare questo periodo del cinema brasiliano ‒ entrò in una fase che si potrebbe definire antropofaga per l'attenzione che rivolse alle proprie radici e, in particolare, alla rappresentazione del mondo indigeno e della sua ...
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Le province europee dell'Impero romano. La Britannia
Sergio Rinaldi Tufi
La provincia più settentrionale: la britannia
La Britannia è la provincia più settentrionale; il suo confine a nord (o meglio [...] per partecipare alla conquista e al successivo controllo del territorio. Ugualmente proveniente da necropoli è la nota Sfinge antropofaga che tiene fra le zampe anteriori una testa umana, un tema che trae origine dal grande repertorio di Aquileia ...
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antropofagia
antropofagìa s. f. [dal gr. ἀνϑρωποϕαγία, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -ϕαγία «-fagia»]. – L’essere antropofago, il cibarsi di carne umana, come uso (detto anche cannibalismo) diffuso in passato presso alcune società primitive (Africa...
antropofagico
antropofàgico agg. [der. di antropofagia, antropofago] (pl. m. -ci). – Caratterizzato da antropofagia, proprio degli antropofagi: costume a.; festino funebre antropofagico.