Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] un dogma. In ambito cristiano e giudaico, la spiegazione dei passi biblici in cui sono presenti elementi di rappresentazione antropomorfa di Dio, per i Padri della Chiesa, come per una parte dell’esegesi rabbinica, è che si tratti di metafore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I corpi degli dei: antropomorfismo, epifanie e metamorfosi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi greci posseggono, [...] Omero, Iliade, trad. it. di M.G. Ciani, Venezia, Marsilio, 1990
Soprattutto occorre non dimenticare che, per quanto preponderante, l’antropomorfismo degli dèi non è assoluto: una divinità è tale proprio perché può prendere tutte le forme che vuole, e ...
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ONIRO ("Ονειρος)
Goffredo Bendinelli
Personificazione divinizzata del sogno (ὄνειρος). La tendenza dell'anima popolare greca alla personificazione non soltanto dei fenomeni della natura (antropomorfismo), [...] ma degli stessi movimenti dell'animo, fa sì che anche il fenomeno del sogno riceva una sua propria individualità, tanto più spiccata quanto più inesplicabile e misteriosa appare questa manifestazione dell'inconscio. ...
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. Dio del fuoco presso gl'Indiani. Negl'inni vedici Agni è tra le divinità più spesso invocate. Il nome significa "fuoco" nella lingua comune; quindi l'antropomorfismo di questa divinità si è scarsamente [...] sviluppato: i particolari con cui ci viene rappresentata, sono tratti dalle caratteristiche sensibili del fuoco; gli stessi suoi appellativì variano in quanto ogni vocabolo che significa fuoco, può essere ...
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teofania Manifestazione sensibile della divinità. Nell’uso scientifico moderno il concetto generalizzato di t. presuppone una divinità personale, mentre per il caso di una manifestazione di forze soprannaturali [...] visibile della divinità, il che non costituisce difficoltà per le religioni politeistiche in cui prevalga un antropomorfismo (o teriomorfismo) divino, ma è difficilmente conciliabile con una concezione puramente spirituale di dio: tuttavia, anche ...
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IDOLO (lat. idülum; gr. εἴδωλον, diminutivo di εἶδος, e quindi "piccola immagine", "immagine")
Umberto FRACASSINI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nello stadio naturistico della religione il divino, [...] e anche un determinato animale. Quando poi alla divinità si attribuì una forma e natura simile a quella dell'uomo (antropomorfismo; v.) essa fu rappresentata in figura umana; la quale, rozza al principio, col crescere della civiltà si fece sempre più ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] nascosta. La necessità di un’interpretazione allegorica fu meglio avvertita quando il pensiero greco cominciò a respingere l’antropomorfismo e i comportamenti riprovevoli degli dei omerici: si suppose che altro fosse quanto intendeva dire il poeta ...
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teogonia Mito o insieme di miti che illustrano la nascita o la discendenza degli dei.
Il vero terreno della t. è la religione politeistica, e, in modo particolare, una sua fase avanzata cui non siano aliene [...] dei che sono nel centro della venerazione attuale.
Le condizioni dello sviluppo di una t. più sistematica sono un antropomorfismo sostanziale, che permetta di parlare di amori e matrimoni tra divinità, e una tendenza all’organizzazione coerente delle ...
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Painlevé, Jean
Andrea Di Mario
Documentarista francese, nato a Parigi il 20 novembre 1902 e morto ivi il 2 luglio 1989. Tra i primi autori a mostrare la vita dell'infinitamente piccolo, in particolare [...] il jazz. Le sue finalità furono di ordine divulgativo, ma raggiunse risultati artistici con il suo gusto per l'antropomorfismo del mondo naturale, in bilico tra bellezza e grottesco. Le sue opere suscitarono spesso dibattiti riguardo allo statuto e ...
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eleatismo
Indirizzo filosofico greco, sorto alla fine del 6° sec. a.C. e affermatosi nel sec. successivo, il cui nome deriva da Elea, colonia focese in Lucania, più tardi denominata dai Romani Velia. [...] di Senofane, che lo spinsero a interessarsi del problema religioso e della natura di Dio criticando l’antropomorfismo proprio della tradizione mitologica e religiosa, fossero distanti da quelli che inclinarono gli altri esponenti della scuola ...
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antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...