(ebr. Ărām) Nome con cui nella storia orientale antica viene designata la regione costiera e subcostiera del Mediterraneo orientale a S dell’Asia Minore, dal Libano all’Eufrate. ...
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ARAMAICA, Arte
G. Garbini
La popolazione semitica degli Aramei, della cui presenza nelle regioni limitrofe del deserto arabo-siriano si hanno tracce risalenti alla seconda metà del III millennio a. [...] 'avvento di Ashshur-dān II (932-910); con la ripresa della potenza assira all'inizio del IX sec., i piccoli stati aramaici furono costretti ad una lotta difensiva, che si concluse in Mesopotamia nell'856 con l'eliminazione dello stato di Bīt Adīni da ...
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targūm Parola aramaica, poi entrata anche nell’ebraico post-biblico, che significa «traduzione» e con la quale si designano alcune versioni della Bibbia in lingua aramaica giudaica. Si ignora quando furono [...] eseguite: si cominciò a sentirne il bisogno nel periodo posteriore all’esilio, quando cioè l’ebraico fu sostituito dall’aramaico come lingua parlata in Palestina; all’epoca dei Maccabei erano già fissate, sia pure solo oralmente. Il carattere delle ...
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Maràn athà Espressione siro-aramaica, in uso presso i cristiani primitivi, composta dalle parole mārān e ătāh, «nostro signore» e «venire». I Padri antichi la intendevano come «il nostro Signore è venuto». [...] Gli studiosi moderni preferiscono interpretarla in senso escatologico: «Signor nostro vieni» ...
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Cefas
Vincent Truijen
. Termine di origine aramaica (greco Κηφα̃ς , latino Cephas) che significava " sasso " e perciò tradotto in greco col termine Πέτρος (latino Petrus, Pietro). Nel celebre passo [...] di Matt. 16, 18 Gesù spiega il nome di C. che egli aveva sin da principio imposto a Simone (Marc. 3, 16): Simone è la roccia su cui sarà edificata la Chiesa. In Pd XXI 127 D. chiama Pietro col nome di ...
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Sam’al Nome di un’antica città aramaica nella Siria settentrionale, corrispondente all’od. villaggio turco di Zincirli. Già abitata nel 2° millennio a.C. da popolazioni microasiatiche, fu occupata sulla [...] fine dello stesso millennio dagli Aramei, che poco dopo ne fecero la capitale del piccolo Stato di Ya’udi. La città era circondata da una doppia linea di mura circolari e parallele, con porte e torri. ...
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La scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica: le singole lettere sono grandi e di forma arrotondata. Fu poi sostituita dal sertō presso i giacobiti e dalla scrittura nestoriana presso [...] i nestoriani ...
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Località prossima a Gerusalemme dove fu crocifisso Gesù Cristo. La denominazione fu desunta dalla somiglianza di quel cocuzzolo roccioso con un teschio o con la calvizie d'uomo, e non già, come insinua la leggenda conservataci dagli apocrifi dell'Antico Testamento (cfr. Gerolamo, Ep. ad Marcellam, XLVI), dall'essere stato sepolto colà il teschio di Adamo. Il Calvario si trova nelle immediate vicinanze ...
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GIZYAH
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo d'origine aramaica, che significava "tributo" in genere, ma che, in base a un passo del Corano (IX, 29), designò nel diritto musulmano il testatico o tributo [...] personale annuo gravante sui dhimmī (v.), ossia sui non musulmani sudditi dello stato islamico, quale corrispettivo della libertà di culto loro concessa e della protezione accordata alle loro vite e averi.
La ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...