arare
. In If XXVI 30, insieme al verbo ‛ vendemmiare ', con generico riferimento al lavoro dei campi: 'l villan... / vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov'e' vendemmia e ara. Sempre in senso [...] proprio, all'infinito con valore di sostantivo, in Cv IV V 15 Chi dirà di Quizio Cincinnato... tolto da lo aratro... a lo arare essere ritornato?
In Detto 102 se non, mal camp'are, / che biado non vi grana, l'espressione ‛ a. male il campo ' ha il ...
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vendemmiare
In If XXVI 30, insieme con il verbo ‛ arare ' (che compare pure una sola volta nella Commedia), con generico riferimento al lavoro dei campi: 'l villan... / vede lucciole giù per la vallea, [...] / forse colà dov'e' vendemmia e ara ...
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SALTUS
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
. Nella terminologia fondiaria latina, è un terreno tenuto a bosco od a pascolo, situato generalmente in collina ed escluso dalle assegnazioni viritane in piena proprietà, [...] che normalmente sono riservate alla terra da arare e da coltivare a cereali. In relazione alla loro principale funzione, si distinguono in saltus hiberni ed aestivi, secondo che le greggi e gli armenti vi dimorino d'inverno o d'estate: da ciò anche ...
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zeugiti La terza delle classi ateniesi introdotte da Solone, formata da piccoli e medi proprietari che producessero almeno 200 medimni di grano o 200 metreti d’olio o di vino, e così detta dalla coppia [...] di buoi necessari per arare (ζεῦγος). Gli z. costituivano il nerbo delle forze oplitiche ateniesi; nel 457 a.C. ebbero l’eleggibilità all’arcontato. ...
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RESCIAL
A. Bisi
Nome di una giovane donna su uno specchio bronzeo etrusco, da Talamone.
La scena probabilmente deve essere considerata una trasposizione, alquanto libera, in ambiente etrusco, del mito [...] iii, 845 ss.), in cui la maga dà all'eroe il ϕάρμακον Προμήϑειον per domare i tori e condurre a termine l'impresa di arare il campo seminato coi denti del drago.
La rappresentazione mostra due donne che offrono da bere in una coppa a un efebo seduto ...
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Pseudonimo di Ion Dobre, poeta romeno, nato a Bulbucata (distretto di VlaŞca) il 22 dicembre 1889. È il più caratteristico rappresentante della poesia romena tradizionalista. Studiò teologia alle università [...] nasce proprio quando cominciamo a navigare contro corrente. La stessa poesia non è per lui qualcosa di molto diverso dall'arare come afferma in una delle sue liriche più belle (Il poeta). Dirige il giornale Cuvântul (La parola) e, in collaborazione ...
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bobolca
Enrico Malato
Il sostantivo è usato una sola volta, in Pd XXIII 131 quelle arche ricchissime che fuoro / a seminar qua giù buone bobolce, con significato controverso. Gli antichi commentatori [...] giorno con una coppia di buoi ", e più genericamente, secondo l'interpretazione del Parodi, " campo, pezzo di terra da arare e da seminare ". L'interpretazione del passo sarebbe quindi: le arche, cioè gli spiriti beati, che furono " terreni fecondi ...
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POMERIO (pomerium)
Red.
Linea sacra di confine della città che si tracciava in origine con l'aratro, lungo la quale si innalzava la cerchia di mura; poi anche fascia di rispetto lungo le stesse mura [...] avviene oggi, e il terreno doveva rimanere puro da qualsiasi contaminazione di culto umano. Questo spazio, che non era permesso né di arare né di abitare, i Romani chiamarono p., non tanto perché esso è dopo il muro, quanto perché il muro è dopo di ...
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MOTOORI Norinaga
MarcelIo Muccioli
Il più grande dei wagakusha (v. giappone: XVII, p. 49). Nacque a Matsuzaka (prov. Mie) nel 1730 da un medico, e, in ossequio al desiderio materno, dopo aver studiato [...] numerosi trattati (Moji-goe no kana-zukai, 1771; Kanji San-on-kō, 1785, Kotoba no tama no wo, 1779; Tama no arare, ecc.) oggetto del suo studio, ma il principale suo titolo di merito riposa sul commento critico della vecchia letteratura. M. contribuì ...
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Giasone (Iasón, Gesona, Gesone)
Giorgio Padoan
Luigi Vanossi
Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco; fu educato da Chirone. Lo zio Pelia, che aveva usurpato il trono al fratello, timoroso che [...] , dagli zoccoli di bronzo e dalle narici spiranti fuoco, per arare un campo seminandovi denti di drago. L'eroe vi riuscì, l'eroe, per lo stupore che prese gli Argonauti quando lo videro arare (Pd II 16-18): ed è un implicito alludere alla sua ...
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arare
v. tr. [lat. arare]. – 1. Lavorare, solcare la terra con l’aratro: a. i campi, i vigneti; anche assol.: il contadino stava arando nel campo; giù per la vallea, Forse colà dov’e’ vendemmia e ara (Dante); a. diritto, fig., compiere esattamente...
aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...