. La Chiesa milanese ripete il proprio nome dal grande vescovo S. Ambrogio, estendendone tuttavia il significato alle età precedenti: cosicché per "Chiesa ambrosiana" si può intendere la vita e il funzionamento [...] poteva dirsi come trapiantata. Più tardi, anche il Canton Ticino s'aggiunse alla giurisdizione ecclesiastica diMilano per rimanere sotto gli arcivescovi milanesi fino al 1888.
Lo sviluppo della Chiesa milanese è dovuto specialmente all'opera dei ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano dall'868 all'881. Fu il primo arcivescovo che esercitò giurisdizione politica e civile sulla città. Alla morte di Carlo il Calvo (877), a proposito dell'elezione all'Impero e al regno [...] d'Italia, parteggiò per Carlomanno, contro Bosone di Provenza, sostenuto dal papa Giovanni VIII, che perciò lo scomunicò nel sinodo romano dell'879. Più tardi, però, si riconciliarono. ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (n. 1207 - m. Chiaravalle 1295). Figlio di Uberto, canonico a Desio, fu inviato (1252) come suo procuratore dall'arcivescovo Leone da Perego presso Innocenzo IV; fu poi camerlengo [...] del cardinale Ottaviano degli Ubaldini nella sua legazione. Nel 1262 fu scelto da Urbano IV come arcivescovodiMilano. La nomina provocò l'occupazione dei beni arcivescovili da parte dei Della Torre, a cui seguì l'interdetto papale sulla città. ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (n. tra il 970 e il 980 - m. Milano 1045); di famiglia della nobilità maggiore (capitani), denominata dal possesso della curtis di Antimiano (od. Intimiano di Brianza), fu consacrato [...] arcivescovo col beneplacito dell'imp. Enrico II, il 28 marzo 1018, e divenne presto uno dei più potenti signori d'Italia. Amico di Corrado la guida di Lanzone, contro la nobiltà che aveva il suo capo in A., lo costrinse a uscire da Milano (1042), ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (m. 1071). Successore di Ariberto nel 1045 per volontà di Enrico III, si trovò a dover fronteggiare il movimento religioso popolare della pataria che, appoggiandosi alla Chiesa di [...] Roma e alle correnti riformatrici, contestava, oltre che le pratiche simoniache, anche aspetti della tradizione liturgica e disciplinare ambrosiana. Impadronitosi del capo della pataria, Arialdo, lo fece ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano dall'824 (m. Milano 859); in stretti rapporti con la corte carolingia, riconciliò Lotario con Ludovico il Pio; presiedette i due sinodi di Pavia dell'850 e 855 che emanarono decreti [...] contro gli abusi e i disordini ecclesiastici ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (649-659, o 669) originario della Val di Recco (Camogli); si distinse soprattutto per le sue opere a favore dei poveri; lasciò in eredità alla sede milanese i beni del suo patrimonio, [...] eresse la chiesa matrice di Desio, in onore di s. Siro di Genova e di s. Materno. S. Carlo Borromeo ne trasferì (1582) il corpo in duomo. Festa, 10 gennaio. ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (m. 998), figlio di un nobile di Carcano, Bonizone o Ambrogio. Fu eletto (979) arcivescovodiMilano, forse con l'intervento dell'imperatore Ottone I, il cui favore suo padre si era [...] assicurato, allo scopo di ottenere il dominio della città. Lasciò Milano, essendo stato suo padre ucciso, per ritornarvi solo quando vi fu ristabilita la pace. Si procurò allora l'appoggio dei nobili, concedendo loro i benefici prima in possesso del ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (351), per aver difeso nel concilio diMilano (355) il simbolo di Nicea e s. Atanasio, fu, per ordine dell'imperatore Costanzo, deposto e relegato in Armenia dove morì (prima del [...] 362). S. Ambrogio ne fece trasferire (375-76) il corpo a Milano, nella chiesa che prese il nome del santo. Festa, 25 maggio. ...
Leggi Tutto
ArcivescovodiMilano (m. Legnano 1263); capeggiando la nobiltà milanese, tentò (1256) d'imporsi alla parte popolare; ma questa, guidata da Martino della Torre, ebbe il sopravvento, nonostante l'appoggio [...] di Varese a L., che, coi nobili cacciati, si rifugiò a Legnano, dove morì. ...
Leggi Tutto
attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...