Maschera della commedia dell'arte. Il nome si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi. Apparsa in teatro nella seconda metà del 16° sec., la figura di A. assunse progressivamente rilievo e nel Settecento diventò una delle maschere più vivaci e caratteristiche, grazie anche al particolare costume (giacca e pantaloni aderenti, tappezzati di triangoli ...
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Famiglia di comici. Capostipite, Nicola, Arlecchino pronto e vivace della seconda metà del Settecento, dapprima con P. Rossi e O. Paganini, poi (1780) solo. La moglie Teresa, elegante e briosa "servetta". [...] Il figlio Francesco (n. 1775 circa), valente capocomico, tra i migliori nel dramma e nella commedia lacrimosa, ma acclamato anche nella tragedia (Amleto). Dora (Monteleone Calabro 1888 - Roma 1984), figlia ...
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Commedia di C. Goldoni nota anche come Arlecchino servitore di due padroni, elaborata dal commediografo veneziano per il comico G.A. Sacco già nel 1745, traendola dall’Arlequin valet de deux maîtres di [...] L. Riccoboni, ma divenuta testo scritto solo nel 1753.
Tra le memorabili messe in scena si ricordano quelle del regista italiano G. Strehler (1921-1997), a partire dall'edizione del 1947 ...
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Comico dell'arte (seconda metà del sec. 18º). Celebre Arlecchino e Truffaldino, insuperabile nelle commedie all'improvviso, fu nelle compagnie Bazzigotti e poi Medebach per molti anni. Divenuto capocomico, [...] nel 1795-96 fu impresario del Teatro Sant'Angelo a Venezia. Il figlio Antonio (m. Avesa, Verona, 1828), attore nella parte di innamorato, fu abile capocomico con la moglie Annetta (v. Fiorilli Pellandi, ...
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Attore (n. Mantova 1566 - m. 1630). Comico dell'arte, famosissimo Arlecchino, fu in Inghilterra e in Spagna, in una compagnia diretta dal fratello Drusiano; fu poi a Mantova (1596) e a Piacenza (1597), [...] passò al servizio del duca di Mantova (1599), infine fu a Lione (1600) e Parigi (1601) su invito di Enrico IV e, successivamente, di Maria de' Medici (1613-14). Negli anni seguenti, irrequieto e insoddisfatto, ...
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PULCINELLA (in dialetto napoletano Pullecenella o Pulleceniello)
Fausto Nicolini
Anche di Pulcinella, alla stessa guisa di Arlecchino (v.), si sono fantasticate genealogie favolose; e, come nel "tipo" [...] o cognome, che dalla fine del secolo XIII s'incontra in più d'un documento. Notevole altresì che anche Pulcinella, come Arlecchino, finì con l'assumere sul teatro un cognome e una patria costanti: quello, fissatosi in Cetrulo ("citrullo"); questa, in ...
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Attore (Torino 1713 - Parigi 1783); dal 1730 al 1741 recitò con la maschera di Arlecchino a Venezia e a Bologna; nel 1741 fu chiamato a Parigi alla Comédie italienne. Fu specialmente ammirato nello scenario [...] di Goldoni Il figlio di Arlecchino perduto e ritrovato (1758) e nel Bon ménage di J.-P. Claris de Florian (1783). ...
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arlecchino
s. m. – 1. Propr., nome (Arlecchino) di una maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico...
arlecchinata
s. f. [der. di arlecchino]. – 1. Fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere. 2. Farsa rappresentata in Francia dai comici della commedia dell’arte.