Modo di eseguire un accordo musicale producendone i vari suoni successivamente. È compreso anche tra gli abbellimenti, ma è un modo naturale (anche se non l’unico) di esecuzione in alcuni strumenti a pizzico [...] come l’arpa (da cui il nome), il liuto, la chitarra e simili. L’esecuzione in a. è prescritta mediante una serpentina verticalmente preposta all’accordo, o anche mediante esplicita didascalia (a. o arpeggiato). ...
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Si dà il nome di arpeggio al modo di eseguire un accordo, in quanto i suoni che lo compongono non vengano fatti sentire tutti insieme con unica percussione, ma l'uno dopo l'altro, in vibrazioni successive [...] esteso le figurazioni dei singoli suoni secondo il loro preciso valore di durata, oppure di scrivere successivamente tutte le note dell'arpeggio, ma in un carattere più piccolo di quello in cui sono notati i suoni dell'accordo, ai quali, per altro ...
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In musica, canto eseguito su vocali e non su parole o sui nomi delle note. In particolare, esercizio didattico elementare (scala, arpeggio e simili) eseguito vocalizzando, oppure pezzo di musica costituito [...] da una parte di canto vocalizzato e da un accompagnamento strumentale; per lo più di indole didattica, in rare eccezioni d’indole puramente artistica. Anche denominazione generica, impropria, dei melismi, ...
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VOCALIZZARE
Andrea Della Corte
. I vocaboli vocalizzare e vocalizzazione indicano l'atto della voce umana che canta sulle vocali, non sulle parole e neppure sui nomi delle note. Vocalizzo o è sinonimo [...] di voncalizzazione, come esercizio elementarissimo, per esempio una scala, un arpeggio, o indica un pezzo di musica costituito da una parte vocalizzata e da un'altra d'accompagnamento strumentale (il clavicembalo, una volta; il pianoforte, adesso). ...
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Pianista statunitense (New York 1913 – Columbus 1989). Giovane virtuoso del pianoforte, nel 1933 si è unito alla jazz band di A. Kavelin e in seguito ne è divenuto il solista. Dopo aver suonato con R. [...] The time, the place and the girl, 1946). Noto come il “poeta del pianoforte” e apprezzato soprattutto per il caratteristico arpeggio, si è poi spostato sui ritmi latini del Tango, passando per arrangiamenti pop e jazz di vecchi classici. Nel 1956 ha ...
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In musica la più grave tra le voci maschili (per l’estensione ➔ voce). In senso lato si dice b. la parte più grave di una polifonia, sia armonica (per es. la nota inferiore d’un accordo), sia contrappuntistica [...] D. Alberti (➔), secondo la quale gli accordi sono ‘spezzati’ e cioè disciolti nella successione dei loro elementi, da arpeggio o altra figurazione.
B. continuo (abbrev.: b. c.) Parte strumentale, formata dai b. delle varie armonie succedentisi lungo ...
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Compositore estone (n. Paide 1935). Dopo le esperienze nella musica d'avanguardia, negli anni Sessanta la sua produzione subì una svolta, segnata dall'interesse per il canto gregoriano e la musica antica. [...] mistiche e religiose, basato su antichi procedimenti compositivi e su un materiale musicale rarefatto, ridotto a un semplice arpeggio, o scala, o più spesso una triade, considerato talvolta per questo vicino al minimalismo. Come nel suono delle ...
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Musicista francese nato, sembra, nel 1635. Fu allievo di Champion de Chambionnières e dal 1664 fu clavicembalista alla corte di Luigi XIV. La prima data incontrastata a suo riguardo è quella della pubblicazione [...] ornamenti quali: trillo diretto e rovesciato, cadenza, gruppetto, mordente superiore, appoggiatura, acciaccatura doppia o tripla, arpeggio; indicazioni che possono riuscire preziose a chi si occupi di musica clavicembalistica (v. abbellimento).
Bibl ...
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PACINI, Giovanni
Alfredo Bonaccorsi
Musicista, nato a Catania il 17 febbraio 1796, morto a Pescia il 6 dicembre 1867. Iniziò i suoi studî musicali a Roma e li compì a Bologna. Cominciò la carriera artistica [...] di ripetizioni, o da melodie indipendenti svolgentisi in movenze snodate e perfettamente orecchiabili. Di frequente, l'accompagnamento è in arpeggio o in accordo nella forma di danza tipica dell'Ottocento. La cavatina di Climene, p. es., al 2° atto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Sonata di viole di Alessandro Stradella, pur chiamandosi “sonata”, è [...] concerto grosso) nel ribadire l’accordo di tonica.
Quindi ha inizio l’allegro con un breve motivo di fanfara sull’arpeggio dello stesso accordo esposto dal primo violino del concertino. Questo motivo viene ripreso dal secondo violino a distanza di un ...
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arpeggio
arpéggio s. m. [der. di arpeggiare]. – 1. Modo di eseguire un accordo musicale producendo i varî suoni non tutti insieme in unica percussione o arcata, ma l’uno dopo l’altro; compreso anche tra gli abbellimenti, è però un modo naturale...