Linguista italiano (Empoli 1920 - Firenze 2004); prof. di filologia romanza nell'univ. di Friburgo in Svizzera (1952-65), di storia della lingua italiana nelle univ. di Roma (dal 1965) e di Firenze (dal 1973); socio dell'Accad. della Crusca (1957). Si è dedicato alla ricerca e all'edizione e illustrazione dei testi documentarî volgari toscani (Nuovi testi fiorentini, 1952; Testi sangimignanesi, 1956) ...
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ArrigoArrigoCastellani
. Forma normale del nome ‛ Enrico ' in antico italiano (quindi l'unica usata da Dante). Origine: il germanico Haimrich, " signore nella sua patria ", attestato in Toscana come [...] outros nomes próprios em Portugal e na Europa, Lisbona 1958, 12-15; A. Castellani, in " Zeit. Romanesche Philol. " LXXII (1956) 83, e LXXVI (1960 si rinvia - con la sola eccezione di un Arrigo fiorentino non meglio designato - alla forma attuale ‛ ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] di oltre 25 milioni di abitanti: quindi appena il 2,5%) è stata messa in discussione con solidi argomenti da ArrigoCastellani nel 1982 (Castellani 2009, pp. 117-138). Accogliendo nella sostanza il metodo di De Mauro, ma correggendone l’applicazione ...
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Lingua
Giovanna Frosini
Il tentativo di delineare un profilo fonomorfologico della lingua di M. incontra molte difficoltà: in primo luogo la complessità straordinaria dell’oggetto dell’indagine, quel [...] sul volgare del 1996); la definizione di fiorentino ‘argenteo’ risale a un ben noto saggio di ArrigoCastellani, Italiano e fiorentino argenteo (1967, poi in Castellani 1980, 1° vol., pp. 17-35).
La grafia. – Gli autografi di M. si dispongono sul ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ), ai dizionari generali e della lingua letteraria, alla raccolta di documenti antichi (terreno in cui si sono distinti ArrigoCastellani e Alfredo Stussi, ai quali si deve un rinnovato legame tra storia della lingua e filologia) e al repertorio ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] , due filoni opposti: uno (sostenuto da studiosi come Giulio Bertoni, ArrigoCastellani, Piero Fiorelli, Giuseppe Malagoli, Ornella Castellani Pollidori, Carlo Tagliavini, Francesco Alfonso Ugolini), genericamente etichettabile come purista ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] anni, l’incremento della diffusione degli anglicismi nell’italiano ha sollecitato gli interventi di ArrigoCastellani (raccolti in Castellani 2010), orientati alla tutela della fiorentinità originaria della lingua italiana, che risulterebbe alterata ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] anni tuttavia altri studiosi si sono rifatti alle concezioni neopuristiche con nuovi programmi d’intervento linguistico. ArrigoCastellani (1920-2004) ha proposto un suo purismo strutturale, diretto a contrastare la sempre più pervasiva presenza ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] smog con la creazione fubbia < fumo + nebbia, pur proposto tra il serio e il faceto dalla penna illustre di ArrigoCastellani (1987) non prese piede, oltre che per il gusto dell’esotico condannato dall’autore, anche per l’indubbia rarità di questo ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] nel senso di «innalzamento di suono» per suggerimento di ArrigoCastellani) indica la presenza di /i/ e /u/ toniche – causata dall’influsso del consonantismo seguente – in luogo, rispettivamente, di /e/ e /o/: per es., dal lat. famĭlia avrebbe dovuto ...
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