Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] una diversa stagione segnata dall’attività di P.P. Rubens, suggestivo interprete di una svolta in senso barocco dell’artefiamminga. Numerosi i suoi allievi, tra i quali J. Jordaens; suo allievo e collaboratore fu anche A. Van Dyck. Numerosi ...
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Rinascimento, arte del
Caterina Volpi
L’uomo al centro del mondo
La grandezza del Rinascimento consiste nello spirito di conquista che spinse l’uomo a compiere ricerche e scoperte in tutti i campi del [...] nordiche, grazie all’arrivo in Italia di artisti come Albrecht Dürer e di opere dei fiamminghi Jan van Eyck e Rogier van der Weyden (fiamminga, arte).
L’anatomia e la prospettiva
Tema principale delle ricerche artistiche del Quattrocento fu lo ...
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Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] di spine (ora Grasse, cattedrale) e l'Innalzamento della croce (perduta), opere in cui, accanto a reminiscenze dell'artefiamminga tardo manierista, si mescolano una serie di citazioni italiane (in primo luogo la pittura veneta cinquecentesca) non ...
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Pittore (attivo a Napoli tra il 1440 e il 1470). Il suo nome, che compare nella lettera sulla storia dell'arte napoletana di P. Summonte (1524), è legato al polittico per la chiesa di S. Lorenzo Maggiore, [...] , continuò la sua attività presso la corte di Alfonso d'Aragona in un ambiente culturale aperto ai contributi dell'artefiamminga, francese e spagnola. È significativo anche ricordare la presenza di Antonello da Messina (poco dopo il 1450) a Napoli ...
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Pittore e disegnatore (Augusta 1465 circa - Isenheim, Alsazia, 1524), padre e maestro di Ambrosius e di Hans il Giovane, uno dei più importanti pittori tedeschi sullo scorcio del sec. 15º, attivo soprattutto [...] hanno contatti con la scuola di Ulma e di Augusta, ma verso il 1490 (altare Weingarten, 1493) si rivelano derivazioni dell'artefiamminga e dell'Alto Reno. Nel 1493 era cittadino di Ulma; nel 1499 compare nei registri dei contribuenti di Augusta. Al ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu a Venezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] ; durante il suo soggiorno presso Ferdinando de' Medici (1708-09) ebbe modo di conoscere le ricche collezioni medicee di artefiamminga e olandese. Una straordinaria qualità di luce e di colore, d'impasto e di tocco, un'adesione emozionale, un ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] C. morto sulle ginocchia della Madre (Vesperbild), alla raffigurazione del Crocifisso coperto di piaghe (Pestcruzifix). L'artefiamminga ricercò attraverso le icone bizantine di ritrovare un ritratto realistico di G.; ma in modo profondamente nuovo ...
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Pseudonimo del pittore Hieronymus van Aeken (Boscoducale 1450 circa - ivi 1516 circa). Nipote del pittore Jan van Aeken, cui si attribuisce un affresco datato 1454 nella cattedrale di Boscoducale. Dopo [...] di un Giudizio universale. Nelle sue opere ritenute giovanili è singolare l'isolamento dai modi dell'artefiamminga contemporanea. Lo svolgimento successivo del B. mantiene sempre la più grande indipendenza, traendo costante ispirazione dalle ...
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Pittore (sec. 15º), autore del trittico dell'Annunciazione, commissionato (1442) dal mercante P. Corpici per la sua tomba nella chiesa del Salvatore di Aix-en-Provence: dopo la Rivoluzione francese, la [...] pittore, uno dei rappresentanti più significativi della pittura provenzale del sec. 15º, che presenta forti agganci con l'artefiamminga e borgognona: a parte il nome di Colantonio, sono stati proposti pittori legati a Renato d'Angiò (Barthélemy ...
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Pittore, incisore ed editore (Anversa 1507 circa - ivi 1570). Viaggiò in Italia (1546-48); ad Anversa collaborò alle decorazioni per i festeggiamenti a Carlo V (1549). Fu il più importante editore d'incisioni [...] (soprattutto dopo il 1550), contribuendo alla diffusione della conoscenza dell'artefiamminga e del manierismo italiano. ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...