Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] vita familiare e di società (➔ Devotio moderna). Dopo il Concilio ecumenico vaticano II (1962-65), ha preso forma una rinnovata ascetica che parte dalla chiamata universale alla santità e tiene conto quindi di tutte le vocazioni di vita e di tutti i ...
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Mistico (Strasburgo 1307 - ivi 1382). Banchiere, fu attratto all'ascetismo e alla mistica dalla predicazione di Taulero. Si accostò allora agli Amici di Dio, il gruppo mistico-ascetico di cui facevano [...] parte Enrico Suso, Enrico di Nördlingen e M. Ebner. Nel 1367 fece ricostruire un monastero cadente sul Grünes Wörth e, affidatolo ai giovanniti, vi abitò egli stesso. Dei suoi scritti, per lo più compilazione ...
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Mistica e riformatrice (Valladolid 1554 - ivi 1633); condusse vita d'intenso ascetismo, assistita dal gesuita L. de la Puente; questi contribuì alla redazione scritta delle rivelazioni che la mistica aveva [...] avuto nelle sue visioni. L'E. introdusse in Spagna la riforma dell'ordine di s. Brigida, approvata da Urbano VIII ...
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Teologo eretico (sec. 4º); dopo aver praticato vita ascetica, scrisse contro l'ascetismo cristiano, attirandosi in un sinodo romano (390) la condanna, confermata poi da s. Ambrogio e ribadita (tra il 392 [...] difese da G. in certi Commentarioli, perduti. Egli non ammetteva differenza di meriti tra i battezzati, vergini o sposati, asceti o no, in quanto le loro azioni, se compiute in stato di grazia, sarebbero sottratte, in virtù del battesimo ricevuto ...
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Ecclesiastico (Auxerre 378 circa - Ravenna 448). Vescovo di Auxerre (418), favorì l'ascetismo e difese la popolazione (per ottenere il perdono di Valentiniano dopo una sollevazione si recò a Ravenna); [...] si adoperò anche per il mantenimento dell'ortodossia in Inghilterra (vi combatté il pelagianesimo in due viaggi, tra il 429 e il 431 e dopo il 444); istruì nella fede s. Patrizio prima che andasse missionario ...
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Eretici medievali, dall’11° sec. in poi, le cui dottrine imponevano un esasperato ascetismo con rinuncia al matrimonio, astensione da cibi carnei o comunque animali (latte e latticini, uova, grassi ecc.), [...] lasciando intravedere, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo ...
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Mistico musulmano persiano, morto intorno all'875 d. C. È uno dei maggiori rappresentanti dell'indirizzo più rigoroso di ascetismo mistico (sufismo) in seno all'Islam. ...
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. Sono i seguaci di Audio (o Udo), nato in Mesopotamia, morto nel 372. Costui, rigido nel suo ascetismo e nel deplorare vivacemente qualunque traccia di rilassatezza del costume ecclesiastico, finì con [...] ., IV, 10) in Oriente, e ad Arnobio il giovine (Praedest., I, 50) in Occidente.
Non mancarono antropomorfiti fra gli asceti d'Egitto, alla fine el sec. IV: ne propugnarono i principî i "quattro grandi fratelli" Ammonio, Dioscoro, Eusebio ed Eutimio ...
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MELANIA, santa
, Detta giuniore per distinguerla dalla nonna (M. seniore), è, con questa, una delle figure più significative dell'ascetismo cristiano nei secoli IV e V. Nata a Roma verso il 383, da Publicola [...] della nobile famiglia dei Valerî e da Albina; a 13 anni sposò Piniano della famiglia dei Valerî Severi. Morti i due figli avuti dalle nozze, M. e suo marito decisero (404) di darsi alla vita celibataria ...
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Monaco russo (n. 1433 - m. 1508). Occupa un posto importante nella storia religiosa della Russia per l'impulso dato all'ascetismo (ritornato in patria da un viaggio in Oriente e da un soggiorno sul Monte [...] Athos, fondò un eremo nei pressi del monastero Belozerskij), per la sua tenace avversione alla proprietà terriera dei conventi e per il suo atteggiamento di tolleranza religiosa ...
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ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...