Riccardo Ursi
Abstract
Un comune denominatore assiologico della dimensione giuridica dell’efficienza va rintracciato nella necessaria funzionalità dell’organizzazione pubblica: funzionalità in astratto, [...] nel formale disegno organizzativo tracciato dall’amministrazione dello Stato liberale; funzionalità in concreto, connessa all’effettività dei compiti, nella dimensione inclusiva, e potenzialmente indeterminata, ...
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Filosofo tedesco (Danzica 1863 - Heidelberg 1936). Esponente di spicco della scuola neokantiana che trovò a Heidelberg e nella Scuola del Baden il suo centro propulsore, sviluppò una filosofia il cui punto [...] dei Lincei (1932).
Opere e pensiero
Punto di partenza di R. è la nozione di valore alla base del neokantismo assiologico di Windelband, del quale cercò di fornire giustificazione in Der Gegestand der Erkenntnis (1892). I valori costituiscono per R ...
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Il valore del lavoro e la disciplina del licenziamento illegittimo
Adalberto Perulli
Il saggio ripercorre le vicende che hanno interessato la nuova disciplina del licenziamento illegittimo introdotta [...] e di ridurre il compito del giudice ad un puro calcolo»41. Ma ciò che più importa sottolineare è la densità assiologica che viene dalla Corte espressa, descritta e valorizzata, con un modus procedendi che rilancia il pensare per valori come la vera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] che porta dalla multiforme e cangiante realtà degli iura propria altomedievali alla sua definitiva riduzione a sistema concettuale e assiologico, a opera di una matura classe di teorici del diritto.
Il feudo fu all’inizio soltanto una res, collocata ...
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platonismo
La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone, negli sviluppi e nelle rielaborazioni che si susseguirono nel corso dell’antichità, nonché gli influssi che il pensiero platonico ha esercitato [...] quanto di eternamente valido può riconoscersi nella realtà e nell’essere, sia dal punto di vista ontologico sia da quello assiologico, non esistono nel mondo sensibile, bensì in una sfera sovraceleste, che nella sua costante identità a sé medesima si ...
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Filosofo del diritto (Lubecca 1878 - Heidelberg 1949). Partecipò alla vita politica negli anni successivi alla prima guerra mondiale e fu ministro socialista della Giustizia nel gabinetto Wirth e nel gabinetto [...] del diritto sottolineò costantemente la distinzione tra "essere" e "dovere", aderendo nel contempo a un relativismo assiologico. La terza edizione della sua Rechtsphilosophie, apparsa alla vigilia dell'avvento al potere del nazismo (1932), teorizza ...
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(o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, [...] e H. Rickert. Windelband ritenne di poter riformulare il problema epistemologico kantiano in un più vasto contesto assiologico, elaborando una filosofia dei valori. Essenziale la distinzione da lui proposta tra scienze nomotetiche (scienze della ...
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WINDELBAND, Wilhelm
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Potsdam l'8 maggio 1848, morto a Heidelberg il 22 ottobre 1915. Insegnò filosofia all'università di Lipsia dal 1873, a Zurigo dal 1876, a Friburgo [...] Scolaro di Lotze, il W. è convinto che lo spirito della filosofia kantiana, da lui professata, è costituito da un criticismo assiologico. La ragione pura è il complesso dei valori assoluti e universali; la filosofia è la scienza critica dei valori di ...
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Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] una categoria valutativa. Un medesimo processo può essere interpretato o meno come un progresso a seconda delle opzioni assiologiche di partenza. E queste differiscono notevolmente tra i singoli individui, gruppi, classi, nazioni: ciò che per gli uni ...
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LASK, Emil
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Wadowice (Galizia) il 25 settembre 1875, caduto in Galizia nella guerra mondiale il 26 maggio 1915. Insegnò filosofia dal 1904 all'università di Heidelberg.
Scolaro [...] del sì e del no, e che è la verità archetipa stessa. Questa filosofia è un estremo oggettivismo assiologico; ma le meditazioni postume del L. riconoscono al soggetto maggior importanza. Tali meditazioni si trovano inserite nelle Gesammelte Schriften ...
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assiologico
assiològico (meno com. axiològico) agg. [der. di assiologia] (pl. m. -ci). – Relativo all’assiologia; che si riferisce a una scala di valori o è fondato su un giudizio di valore: considerazione a.; categorie assiologiche. Nella...
assiologia
assiologìa (meno com. axiologìa) s. f. [dal fr. axiologie, comp. del gr. ἄξιος «degno, valido» e -logie «-logia»]. – In filosofia, scienza o teoria dei valori (logici, o estetici, o etici) che considera ciò che nel mondo è o ha...